Il festival Distretto 38 scatta col graffio scozzese di Kode9

di Fabio De Santi

Si apre con un doppio appuntamento nel segno di Kode9, nome d'arte del musicista scozzese Steve Goodman, la seconda edizione del festival Distretto 38 (9-14 maggio) che propone per tutta la settimana una serie di eventi fra Rovereto e Trento.

Un ampio ventaglio di proposte al festival associa concerti e dj set che mettono in vetrina artisti contemporanei, abbracciando tanto l'avanguardia quanto la club culture, a occasioni di analisi e approfondimento del fenomeno. Prima di proporre, dalle ore 21, una selezione musicale nel cortile della Biblioteca Civica, Kode9 indosserà oggi alle 18 i panni accademici nell'Aula Magna dell'Università per discutere gli argomenti esposti nel saggio Sonic Warfare: Sound, Affect, and the Ecology of Fea», pubblicato nel 2009 da Mit Press.

Steve Goodman è una figura chiave nel panorama del suono elettronico contemporaneo: produttore e dj, è inoltre fondatore e responsabile dell'influentissima etichetta indipendente Hyperdub, baluardo discografico sulla frontiera dell'innovazione simboleggiata da dubstep e grime, cui fra i tanti fa riferimento la «primula rossa» Burial. Laureato in filosofia a Warwick, ha anche un incarico di docenza in Music Culture presso la University of East London.

Domani sera invece, sempre a Rovereto ma all'Auditorium Melotti , doppio live set elettronico con Shackleton e Lorenzo Senni ( ore 21, ingresso a 12 euro ).

Produttore e dj inglese da tempo residente a Berlino, Sam Shackleton è artista sperimentale dallo spiccato senso del ritmo.

Dopo aver esordito a metà del decennio scorso con sonorità prossime al dubstep, ha raffinato via via un proprio stile originale incorporando elementi di natura etnica, volgendo lo sguardo verso l'Africa e il Medio Oriente. Le numerose collaborazioni discografiche ne testimoniano il talento eclettico: ha lavorato insieme ai connazionali Applebim e Pinch, ma anche con il virtuoso italiano del falsetto Ernesto Tomasini.

Lorenzo Senni è invece tra i produttori italiani più apprezzati all'estero: il 34 enne di origine romagnola ha definito il proprio linguaggio partendo dalla laptop music per arrivare a un stilizzazione delle sonorità da rave utilizzando sintetizzatori analogici.

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