Al Vittoriale "Tener-a-mente" chiude sabato e domenica con le sonorità delle note blu

di Beppe Bonura

Con lo straordinario concerto di Massimo Ranieri, si è chiusa al Vittoriale di Gardone Riviera la stagione dell’Anfiteatro nell’ambito della rassegna «Tener-a-mente». Sul palco - come ha sottolineato lo stesso Ranieri - quella che è stata definita la «Nazionale del jazz»: Rita Marcotulli (pianoforte), Stefano Di Battista (sax alto e sax soprano), Stefano Bagnoli (batteria), Riccardo Fioravanti (contrabbasso), Marco Brioschi (tromba e flicorno), Mauro Pagani (violino). 

Una formazione di altissimo livello, che ha supportato uno spettacolo capace di vestire con le “note blu” un vasto repertorio della musica napoletana, dalla classicissima «Anema e core» alle sonorità di Pino Daniele, a cui Massimo Ranieri ha voluto dedicare un verso di Aldo Palazzeschi («Muoiono i poeti ma non muore la poesia perché la poesia è infinita come la vita»), lanciando alla fine un bacio al cielo. E di forti emozioni ha vissuto il concerto in cui l’artista napoletano «si è scoperto cantante jazz - come ha raccontato - all’età di 65 anni». Una iniezione di ritmo che ha fatto sparire gli anni, restituendoci il ragazzo pieno di vita e di energia di sempre. E così dalla sua voce incredibile, sono usciti a tempo di jazz la Tammurriata resa famosa da Murolo, le canzoni napoletane di Modugno, le lune ammalianti e sensuali di Peppino di Capri, la Malafemmena di Totò, Doce, doce di Fred Bongusto, fino a Dove sta Zazà di Nino Taranto e il repertorio già ricco di swing di Carosone, un vero pioniere omaggiato con i suoi classici, da Tu vo fa l’americano a O Sarracino, che ha chiuso con un bis una serata da tutto esaurito. Ora la stagione di Tener-a-mente proseguirà con i due ultimi appuntamenti della rassegna «Oltre» al Laghetto delle Danze. 

Sabato 6 agosto alle 21.15 il concerto di Walter Beltrami e Kekko Fornarelli, «Wake». Questo il titolo del nuovo progetto guidato da due dei musicisti italiani più apprezzati e attivi in tutto il mondo. Con un pianoforte e una chitarra elettrica, un viaggio onirico fatto di sonorità avvolgenti, ritmi trascinanti e sviluppi imprevedibili.

Domenica 7 agosto, sempre alle 21.15 al Laghetto delle Danze, l’ultima serata di Tener-a-mente 2016 con Arve Henriksen e Jan Bang, un duo norvegese tra i più celebrati del panorama musicale nord-europeo. Trombettista scandinavo assurto a simbolo del linguaggio post-jazz, capace di mescolare con equilibrio tutto nordico atmosfera e poesia a sperimentazione e tecnica sopraffina, Arve Henriksen è probabilmente il musicista norvegese più versatile della sua generazione, in costante esplorazione di tutte le possibilità espressive del proprio strumento. Dopo la pubblicazione del suo ultimo progetto in solo, Arve ha iniziato la fertile collaborazione con Jan Bang, le cui sfere musicali ruotano attorno all’opera di luminari come David Sylvian, Brian Eno, Sidsel Endresen, Nils Petter. È un pioniere nello sviluppo del remix dal vivo.

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