Mercoledì il piano di Bollani protagonista in val di Fassa

Come dimostra anche il suo ultimo album Napoli Trip , registrato insieme ad altri musicisti della scena partenopea fra cui Daniele Sepe, in cui svela una Napoli vista con occhi lontani e diversi dai nostri, rivisitandola con un vestito sonoro spiccatamente contemporaneo, Stefano Bollani è uno dei musicisti italiani più creativi e versatili.

Un pianoforte, il suo, capace di spaziare attraverso differenti dimensioni sonore come accadrà domani, 3 agosto, in occasione del concerto per piano solo che lo vedrà protagonista al rifugio Micheluzzi in Val Duron - Val di Fassa per i Suoni delle Dolomiti (ore 13; in caso di maltempo ore 17.30 al teatro Navalge di Moena) . 

Quella di Bollani è una personalità multiforme capace attraverso la sua vulcanica fantasia e la sua contagiosa simpatia di conquistare il pubblico dal palcoscenico alla radio fino alla televisione. Prima di «Napoli Trip» l'ultimo lavoro di Bollani aveva i contorni di «Arrivano gli alieni», un disco che è «un efficace esempio di quando questo artista si siede davanti alla tastiera del pianoforte e inizia a suonare, a improvvisare: suona di tutto, jazz standard, vecchie canzoni italiane, brani pop, composizioni classiche. E, talvolta, canta anche, con vezzo da navigato entertainer». 

Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 - e da allora mai interrotta - con il suo mentore Enrico Rava , al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben quattordici dischi. Da allora le incisioni discografiche e le prestigiose collaborazioni (tra cui quelle con l'illustre collega di strumento americano Chick Corea e con il direttore d'orchestra Riccardo Chailly) si sono succedute a ritmo serrato.

Numerose le sue presenze sul piccolo schermo e in radio da «Meno siamo meglio stiamo» con Renzo Arbore a Caterpillar, 610 su Radio 2 Rai e Dottor Djembè su Radio 3 Rai fino a «Sostiene Bollani» con Serena Dandini. Negli anni collabora sia con musicisti sperimentatori e di frontiera (Hector Zazou, Giovanni Sollima, Elliot Sharp, Sainhko Namcythclack), sia nei progetti discografici e live del pop-rock italiano fra cui ricordiamo Elio e le storie tese, Cristina Donà, Paolo Benvegnù, Samuele Bersani ma anche Massimo Ranieri e Johnny Dorelli. Come sempre accade durante le sue performance live anche per i Suoni, Bollani si lascerà andare all'improvvisazione e a quell'energia vitale che attraversa le sue note.

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