Amori fra Garda e Oriente

di Riccarda Turrina

Tre storie d’amore raccontate con le parole di Mauro Neri e i dipinti di Luigi Ballarin (nella foto) diventano, grazie alla mostra Anselmo e Meral, un avvolgente percorso emotivo all’interno del quale le leggende trentine si intrecciano con le suggestive atmosfere d’oriente.
Anselmo e Meral prende spunto da un’antica leggenda, che partendo dal Lago di Garda giunge fino al Mar Nero, attraversando decine e decine di generazioni per atterrare all’alba del terzo Millennio in un Trentino diverso. Sulle rive del Lago di Garda infatti si raccontava un tempo lontano un’antica leggenda che narrava la storia di Anselmo, il giovane re del regno del Garda, che durante una delle sue imprese di guerra arrivò in Oriente dove s’innamorò della principessa Yildiz, soprannominata Meral.

«Un viaggio - spiega la curatrice Silvia Vernaccini - verso un mondo colorato di mistero, dai contorni e atmosfere arcane, che ora prende forma in un percorso espositivo accompagnato da un libro-catalogo d’arte, nato dall’intesa creativa fra la fantasiosa penna di Mauro Neri, da sempre innamorato delle leggende delle Dolomiti, e i raffinati arabeschi di Luigi Ballarin».

Scrittura e pittura diventano veicolo di valori, di messaggi volti al rispetto per la diversità e la specificità di ogni cultura, attraverso una visione gioiosa, fatta di meraviglia e stupore e al contempo capace di aprire a profonde riflessioni sul senso dell’esistenza, per allontanare quell’odio che l’ignoranza porta spesso con sé. «Può succedere - racconta Mauro Neri - che quando due passioni, due energie positive e creative si incontrano facciano esplodere un fuoco d’artificio di emozioni come è capitato a me e Luigi.

Luigi Ballarin sente prorompente e costante il desiderio quasi fisico di riempire il quadrato o il rettangolo bianco del quadro coi colori della sua fantasia, delle sue esperienze, dei suoi incontri, dei panorami che s’è gustato in riva al Bosforo oppure i ricordi della laguna veneta che gli è stata culla. Dall’altra io, con l’impellente bisogno di raccontare le mie emozioni, i miei ricordi, le mie fantasie, mettendole nero su bianco con l’intento di mettere il futuro lettore nelle condizioni di riviverle e di riassaporarle ognuno con le sue emozioni, i suoi ricordi, le sue fantasie. È nato così Anselmo e Meral, quasi come un dono che Luigi e io ci siamo fatti a vicenda».

Il messaggio di apertura, di incontro tra culture diverse, frutto dello scambio vicendevole tra uno scrittore e un pittore, è dunque il risultato della fusione di due esperienze, di due diversi modi di interpretare la realtà, avvicinati dal un comune desiderio di ascoltarsi, di conoscere l’altro.

I diciotto quadri in mostra, non devono essere letti come semplici illustrazioni delle parole di Mauro Neri, perché l’artista ha interpretato con la sua sensibilità educata e affascinata dalla cultura orientale le fantasie dell’autore trasformandole in un’altra storia, che può essere interpretata come l’inedito desiderio di comunicare il profondo rispetto per ogni tipo di cultura. Con grande impegno e in pochi mesi l’artista ha trovato tutti gli spunti per creare delle immagini che entrassero a far parte di un racconto molto dettagliato.

«Mi sono immerso in pieno Medio Oriente - spiega Luigi Ballarin - tra il periodo delle Crociate e quello Ottomano, approfondendo con ricerche storiche ma anche sognando draghi e quindi ritornando bambino».
A completamento della mostra il giorno 7 ottobre 2019 al FoyEr, alle ore 18 si terrà una tavola rotonda, «Incontri di culture» alla quale prenderanno parte, oltre a Mauro Neri e Luigi Ballarin, Aboulkheir Breigheche, presidente della Comunità Islamica del Trentino e il sociologo e scrittore Riccardo Mazzeo.

Anselmo e Meral - Dal Lago di Garda al Mar Nero seguendo antiche storie. Opere di Luigi Ballarin, Storie e Controstorie di Mauro Neri; a cura di Silvia Vernaccini
Spazio FoyEr, Via G. Galilei, Trento. La mostra chiude il 10 ottobre. Orario: dalle 10 alle 12, dalle 15 alle 18.

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