Il Premio Gelmi di Caporiacco giovedì alla Campana dei Caduti

Annullate carestie, siccità, pestilenze, riuscirà l’uomo a sopravvivere a se stesso, oppure soccomberà per come ha costruito il suo stess mondo?
È sostanzialmente la domanda che sottende il libro di Yval Noah Harari, Homo Deus, edito da Bompiani che giovedì 9 maggio riceverà il premio Francesco Gelmi di Caporiacco. Singificativamente l’appuntamento è previsto alle 17.30 alla Fondazione Opera Campana dei Caduti, sul Colle di Miravalle a Rovereto, luogo simbolico di pace e di futuro.

Ma oltre alla consegna del premio (che non sarà però dato all’autore, che è rimasto in una Israele scossa da venti di guerra, ma ad alcuni suoi rappresentanti) ci sarà un importante dibattito su «Il futuro tra scienza e filosofia», che si terrà alla Campana tra il filosofo e storico Luciano Canfora, presidente della giuria del premio, e lo scienziato Giorgio Vallortigara.

Il titolo dell’incontro è «FuturoLogica: le traiettorie delle storie di domani fra progresso e regresso».
A consegnare i premi ai vincitori sarà la contessa Marina Gelmi di Caporiacco, accompagnata dai componenti della giuria.
Il dibattito tra Luciano Canfora e Giorgio Vallortigara sarà moderato da Enrico Franco, già direttore del Corriere del Trentino e del Corriere dell’Alto Adige. L’incontro mira ad analizzare il tema dell’ottava edizione del Premio Gelmi tra due punti di vista distinti ma non necessariamente contrapposti: quello delle discipline umanistiche e quello delle discipline scientifiche. Filosofia, storia, scienza e neuroscienza si metteranno a dialogo in un appassionante incontro-scontro attraverso i mezzi delle due diverse aree del sapere per capire quale sarà il futuro che ci aspetta.

Il premio letterario «Francesco Gelmi di Caporiacco» non è nuovo a questo tipo iniziative. Tre anni fa Luciano Canfora fu protagonista della Lectio magistralis «Cosa intendiamo per letteratura» in occasione della consegna dei premi dedicati al tema «Dialoghi: la narrativa come casa comune oltre la soglia dell’esilio». Con l’incontro tra Luciano Canfora e Giorgio Vallortigara il Premio si conferma realtà attenta non solo alla valorizzazione di opere letterarie e grafiche, ma anche al dibattito attorno al tema prescelto dalla giuria.

La grande varietà di stili delle opere pervenute per l’ottava edizione – dai romanzi alle graphic novel, dai thriller ai saggi – così come l’alto numero di partecipanti – 55 opere in tutto – dimostra come il tema «FuturoLogica: le traiettorie delle storie di domani fra progresso e regresso» sia un argomento che impatta con forza sulla sensibilità contemporanea. Filo rosso, l’assoluta prevalenza di visioni dispotiche che illustrano il futuro che verrà come tempo di contrasti e tensioni, luogo di azioni brutali e grottesche; rare invece le narrazioni che descrivono il domani in chiave utopistica positiva. I due illustri studiosi esporranno le proprie convinzioni a partire da questa importante dicotomia.

Il dibattito assume ancora più importanza in quanto giovedì cade la celebrazione del giorno dedicato all’Europa. A poche settimane dalle elezioni europee e in un contesto che sempre più indica come fondamentale – in un senso o nell’altro – il rapporto con gli altri paesi del continente europeo, e il contributo che essi possono dare per la salvaguardia o la distruzione dell’umanità, l’incontro tra Luciano Canfora e Giorgio Vallortigara rappresenta anche un importante momento di riflessione condivisa su come il futuro prossimo possa avere ricadute nodali sul futuro più distante.

Vista la presenza tra le opere presentate di alcuni dei maggiori editori italiani e dei più importanti editori locali e dell’alto momento culturale offerto, la serata rappresenta un’occasione molto attesa dagli addetti del settore e dalla popolazione.
La cerimonia sarà inoltre allietata dagli interventi musicali del MP Saxophone Quartet, con due brani in prima assoluta scritti dal compositore Cosimo Colazzo.

Questa è l’ottava edizione del Premio letterario dedicato alla memoria di Francesco Gelmi di Caporiacco (1937-1996), editore e figura centrale del processo di rinnovamento e sviluppo della testata giornalistica l’Adige negli anni ottanta/novanta del secolo scorso. Come le precedenti anche quest’ultima edizione è stata promossa e sostenuta dall’Associazione culturale «Francesco Gelmi di Caporiacco», dai giornali l’Adige, Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige e dalla rivista di studi storici Archivio trentino curata dall’Associazione Museo storico in Trento ed edita dalla Fondazione Museo storico del Trentino.
La giuria del premio – presieduta da Luciano Canfora e composta da Edoardo Barbieri, ordinario di Storia del libro e dell’editoria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Gianmario Baldi, direttore della Biblioteca civica «Tartarotti» di Rovereto, Brunamaria Dal Lago Veneri, scrittrice e critica letteraria, Franca Eller, bibliotecaria e critica letteraria, Paola Maria Filippi, docente di letteratura tedesca all’Università di Bologna, Enrico Franco, giornalista, Pierangelo Giovanetti, giornalista, Rodolfo Taiani, direttore di Archivio Trentino e Danilo Curti, segretario dell’Associazione Gelmi – ha esaminato 55 opere di autori ed editori di rilievo nazionale, tutte dedicate al tema «FuturoLogica».

Delle 55 pubblicazioni pervenute, 48 hanno concorso alla categoria “opere” e 7 alla categoria “graphic novel/fumetto”. Moltissime e prestigiose le case editrici coinvolte: da quelle locali come Edizioni del Faro e Curcu e Genovese alle nazionali Giunti (Firenze), Pendragon (Bologna), Fandango (Roma), Nottetempo (Milano), Laterza (Bari), Rizzoli (Milano), Einaudi (Torino), Piemme (Milano), Neri Pozza (Vicenza), Minimum Fax (Roma), La nave di Teseo (Milano), Marsilio (Venezia).

Per la categoria “opere” il primo premio di 2.500 euro è stato assegnato, come detto, allo scrittore israeliano Yval Noah Harari con il romanzo «Homo Deus. Breve storia del futuro» (Bompiani, 2018) e di 1.000 euro al relativo traduttore Marco Piani. Con la motivazione: «Opera di sicuro interesse e solido impianto che tocca alcuni temi cruciali della contemporaneità proiettandone gli sviluppi nel futuro. In un mondo senza più divinità, sono attentamente presi in considerazione i rischi della separazione tra intelligenza e coscienza e il potere crescente degli algoritmi nelle scelte quotidiane».

Per la sezione “graphic novel e fumetto” l’opera indicata vincitrice dalla giuria è stata invece The private eye (edizioni Bau Publishing, 2017) di Brian Keller Vaughan, Marcos Martín e Muntsa Vicente, che si è aggiudicata il premio di 3.500 euro. La motivazione della giuria: «La vicenda narrata si svolge in una Los Angeles del futuro, ma in realtà questa scenografia potrebbe essere sostituita da una qualsiasi altra realtà metropolitana: al centro della storia un paparazzo senza licenza coinvolto nell’indagine su un delitto apparentemente inspiegabile; sullo sfondo una società ossessionata dalla tutela della privacy dell’individuo, occultata o reinterpretata anche per mezzo di fantasiose maschere personalizzate».

Due i Premi speciali assegnati dalla giuria rispettivamente di 3.000 e 2.000 euro: l’uno allo studioso Bruno Latour per la lucida analisi condotta nell’opera Tracciare la rotta (Raffaello Cortina, 2018) sulle possibili conseguenze dell’attuale fase politica e l’altro all’editore Minimum Fax per la pubblicazione del testo Solo il mimo canta al limitar del bosco, dello scrittore statunitense Walter Tevis, morto nel 1984, distopia postmoderna sulle inquietudini dell’uomo.
La cerimonia è aperta a tutti.

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