Nei musei del Trentino 1 milione 200 mila visitatori (ma mezzo milione gratis)

I musei trentini hanno toccato il picco di 1 milione 200 mila visitatori, con un numero di biglietti gratuiti, anche in seguito alle domeniche di libero accesso, che rimane alto, con 468.000 entrate gratuite e 670.000 a pagamento nel 2017. Gli incassi delle circa 15.000 iniziative culturali organizzate hanno superato i 7 milioni 400.000 euro.

Lo dicono i numeri contenuti nel «Rapporto annuale sulle attività culturali» presentato oggi in quinta commissione in Consiglio provinciale a Trento dall’assessore Mirko Bisesti. I dati, raccolti in collaborazione con Tsm e l’istituto statistico della Provincia autonoma di Trento, non comprendono ancora quelli sulle videoteche e sulle attività delle biblioteche. Si sta lavorando per quelli dello spettacolo e c’è la necessità di mettere a fuoco i dati del volontariato culturale, ha spiegato Bisesti, che ha anche precisato - si legge in una nota del Consiglio provinciale - come dal rapporto emerga un sistema in buona salute. L’assessore ha anche ricordato che l’investimento di risorse pubbliche è, in termini di percentuali sul Pil, mediamente doppio rispetto alle altre regioni attestandosi all’ 1,04%.

Complessivamente, tenendo conto delle risorse di tutti gli enti pubblici, dallo Stato, agli enti strumentali della Pat, alla Regione, comunità e comuni, la cultura trentina ha a disposizione più di 144 milioni. Non solo: la spesa media familiare per la cultura è, dal 2010, in crescita, in media 157 euro al mese.

Altra novità è che il rapporto tra turismo e cultura sta diventando importante, con le “guest card” che aumentano per i servizi culturali.

Le biblioteche sul territorio trentino sono 86 e 47 i punti di lettura, con un patrimonio di 3 milioni 700 documenti (si va oltre i 5 milioni con le specialistiche) e un milione 300 mila prestiti all’anno.

Le scuole musicali, con oltre 7.200 allievi dai 6 ai 18 anni, ricoprono sempre un ruolo centrale. Scuole per le quali la Provincia spende 6 milioni di euro, cui va aggiunto oltre 1 milione di euro per il servizio di formazione dei componenti delle bande.

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