La mistificazione storica dei «Protocolli di Sion»: due giorni di convegno

È uno dei falsi storici più noti e purtroppo più duri a morire: «I Protocolli dei savi anziani di Sion». Attribuiti a suo tempo, agli inizi del Novecento a una fantomatica «Internazionale ebraica», furono usati dagli antisemiti di tutto il mondo per dimostrare che esisteva un complotto ebraico. Ma erano solo un clamoroso falso, costruito dalla polizia zarista di inizio Novecento.

Ora il Csseo, il centro studi di Levico sulla mitteleuropa e i Paesi dell’est ha deciso di approfondire la questione con un grande convegno di due giorni che inizierà oggi.

Il Csseo lo ha definito, nella presentazione, un convegno su uno spettro che da oltre un secolo si aggira per l’Europa. Erano il falso resoconto di una inesistente organizzazione, frutto di una operazione antisemita dell’Okhrana, la polizia segreta dell’Impero zarista. Negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, conobbero una vasta notorietà, diffondendosi persino in paesi in cui la presenza ebraica era praticamente inesistente, come il Giappone.

I regimi antisemiti e quelli totalitari ne hanno fatto parte integrante della loro propaganda, avvallando l’idea del complotto mondiale ebraico: dalla Germania nazista alla loro «fortuna» nell’Italia fascista grazie anche all’accreditamento del filosofo Julius Evola. Hanno poi conosciuto una ampia diffusione e credito nel Medio Oriente. Basti pensare che nei paesi arabi, oggi, con successo, circola addirittura una serie televisiva tratta dai Protocolli.

I Protocolli sono stati più volte ripubblicati e continuano a rappresentare uno strumento di propaganda antisemita anche nel nostro Paese. Fortunatamente in Italia la loro circolazione è limitata a piccoli gruppi dell’estremismo radicale neonazista.
Secondo il Csseo «I Protocolli sono una caricatura, non un documento. Eppure hanno avvelenato il Ventesimo secolo e i giorni nostri, alimentando l’idea di una misteriosa lobby che ancora oggi controllerebbe la finanza internazionale. In un momento in cui assistiamo a una preoccupante risorgenza dell’antisemitismo in Europa, a partire dalla Francia, riteniamo utile ricostruire e ragionare sulla vicenda dei Protocolli dei Savi di Sion».

Il convegno inizierà alle ore 15.30 con l’introduzione di Massimo Libardi della Biblioteca Archivio del Csseo. Tra i relatori, Alessandro Cifariello, Fernando Orlandi, Mattia Di Taranto, Francesco Germinario, Vincenzo Pinto, Carlo Panella, Davide Zaffi, Alessandro Litta Modignani.

I lavori del convegno si terranno a Levico Terme, nella sede della Biblioteca Archivio del Csseo, in via Stazione 16. Chi volesse partecipare deve mandare una mail a: info@ba-csseo.org. Oppure per informazioni può chiamare la segreteria del Csseo al numero 0461-706469.

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