Su «Glee» una vera maledizione Naya Rivera ultima di tanti morti

di Paolo Caroli

La maledizione di Glee colpisce ancora. Le vicende legate ai protagonisti della serie tv sembrano davvero destinate a entrare nella leggenda hollywoodiana, dopo la morte dell’attrice trentatreenne Naya Rivera (nella foto) (nella serie è “Santana”), tuffatasi in un lago da una barca su cui si trovava assieme al figlioletto e mai più riemersa.

Andata in onda dal 2009 al 2015, la serie per adolescenti ideata dal re della televisione icona lgbt, Ryan Murphy, fu pensata come una vera rivoluzione culturale-pedagogica.

Non solo perché una serie tv faceva riscoprire ai ragazzi il musical - dato per morto - unendo brani classici e pop contemporaneo, ma soprattutto perché trasmetteva un messaggio antibullismo e di accettazione di ogni diversità (dall’orientamento sessuale, all’etnia, alle disabilità). Didattico, ma al tempo stesso dando una visibilità inedita alle minoranze, «Glee» ha rappresentato una pietra miliare di quella che era l’America del cambiamento di Obama. Eppure quei ragazzi, che dovevano rappresentare un modello di giovani nuovi e positivi (i bei ragazzi americani con alcune coppie formatesi fra gli attori) e che all’epoca attraversarono il mondo in un tour, ebbero sorti ben diverse e lontane dal modello educativo che incarnavano. Corey Monteith («Finn»), morì di overdose nel 2013, costringendo la serie ad un cambio della trama.

Tre mesi dopo un aiuto regista, Jim Fuller, èrimasto vittima nel sonno di un attacco di cuore. Nel 2014 l’assistente alla produzione Nancy Motes, la sorella di Julia Roberts, si era tolta la vita.Mark Salling («Puck»), condannato nel 2013 per detenzione di materiale pedopornografico, si è tolto la vita nel 2018. Di recente Lea Michelle («Rachel») è stata oggetto di molti attacchi da parte di colleghi e accusata di essere egocentrica, intollerante e transfobica; ed ora la morte della Rivera.

La maledizione di «Glee», ricorda molto quella celeberrima di «Gioventù bruciata», film che incarnò la generazione postbellica di americani, in anticipo rispetto al Sessantotto. Dopo la morte per incidente del protagonista, James Dean, Sal Mineo fu accoltellato per strada, mentre Natalie Wood, proprio come la Rivera, non riemerse da un lago dopo una notte in barca (anche se per anni Hollywood ha paventato un omicidio in relazione a un triangolo fra i tre ospiti della barca: la Wood, il marito Robert Wagner e l’attore Christopher Walken).

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