Un film su Bob Dylan con Timothee Chalamet

Un nuovo film biografico su Bob Dylan e nella parte del cantautore e poeta, premio Nobel per la letteratura, stavolta ci sarà Timothee Chalamet , la star di «Chiamami con il tuo nome» di Luca Guadagnino e, da ultimo, il Laurie di «Piccole Donne» di Greta Gerwig.

Il nuovo progetto sarà prodotto da Fox Searchlight con la regia di James Mangold di «Ford v. Ferrari» e prima ancora «Walk the the Line» sulla love story della «first family» della country music, Jean Carter e Johnny Cash. Titolo provvisorio stavolta è Going Electric , un riferimento a un momento chiave nella storia del rock quando, il 25 giugno 1965, al Newport Folk Festival, per la prima volta Dylan suonò in pubblico su una chitarra elettrica, fischiato e insultato come traditore dai fan sconcertati.
Il film seguirà l'ascesa del cantante verso la fama e la sua trasformazione in una delle grandi icone della musica contemporanea. Chalamet, che sta prendendo lezioni di chitarra, in aprile debutterà a Londra accanto a Eileen Atkins in «4.000 Miles», la produzione dell'Old Vic del dramma di Amy Herzog. Dovrebbe affrontare «Going Electric» calato il sipario sulla performance teatrale a fine maggio.

L'ultimo film biografico di alto profilo su Dylan è stato «Ìm not there», l'anticonvenzionale esplorazione della vita del musicista interpretato da Christian Bale, Cate Blanchett, Marcus Carl Franklin, Richard Gere, Heath Ledger e Ben Whishaw. In precedenza era stato Martin Scorsese ad esplorare la carriera del cantante nel documentario «No Direction Home».
«Going Electric» hanno detto fonti ben informate a Rolling Stone, prenderà il via da quando a 19 anni Dylan arrivò a New York e «coinvolgerà i grandi nomi della scena folk di quell'epoca». Pete Seeger, Joan Baez, Woody Guthrie (che all'epoca era in ospedale) e altri big del tempo saranno personaggi dl film. Quel che è ancora più importante è che Dylan avrebbe dato la sua benedizione e sarà produttore esecutivo del film.

Nel 2017 Mangold aveva accennato a Rolling Stone che stava cercando un altro soggetto a sfondo musicale per dar seguito al film su Cash: «Ho avvicinato alcuni artisti, ma il problema e sempre stato: avevano qualcosa di originale da dire, avevano una storia da raccontare in un film? Non basta aver scritto buona musica o aver cambiato la scena della musica». Da allora il genere del film biografico ha avuto un boom grazie anche a «Bohemian Rhapsody» su Freddie Mercury e da ultimo «Rocketman» su Elton John.

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