Scorsese: «The Irishman, il mio film con vecchi amici»

«Volevo fare un film con i miei amici» dice Martin Scorsese e in questa frase c’è tutta la “malinconia” che pervade The Irishman, film con Robert De Niro e Al Pacino.

Il regista è alla Festa di Roma per presentare il film tanto atteso (4-6 novembre in sala, dal 27 novembre su Netflix) e con una lavorazione di anni, lunga, complicata e appassionante per tutta la tecnologia sperimentale che c’è dietro. «Senza gli effetti digitali sviluppati dalla Industrial Light & Magic avrei dovuto avere un cast alternativo per far interpretare i ruoli in gioventù, invece ci tenevo a fare tutto con loro».

Il regista 76enne non parla mai di film “testamento” ma certo The Irishman non è solo «il nuovo film di Scorsese» perché nel raccontare la storia vera del sicario Frank Sheeran, legato alla mafia italiana e irlandese, dal primo dopoguerra agli anni 2000, c’è una saga criminale che incrocia la politica dall’assassinio Kennedy alla Baia dei Porci, che arriva ad un punto finale, come un’epoca che si chiude ed è tempo di riflettere in modo maturo sulla vita.

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