È un «Religion Today» da Oscar Ecco il programma della rassegna

Presentata a Venezia, nel corso della Mostra del cinema, anche l’edizione 2019 di Religion Today, la numero 22, che si svolgerà a Trento da mercoledì 2 ottobre a giovedì 10 ottobre.

Sono 58 i titoli selezionati, con uno sguardo in particolare su “Missione e Volontariato”. 58  opere selezionate tra film, documentari, cortometraggi e animazioni, provenienti da 34 paesi diversi e rappresentativi di tutti e 5 i continenti.

Missione, volontariato, ovvero temi che in Trentino hanno sempre trovato terreno fertile, ma anche immigrazione, tecnologia, razzismo e in particolare consapevolezza: consapevolezza di una realtà, quella in cui viviamo, che è in continuo mutamento, sulla scia di una globalizzazione ormai affermata, che si scontra con la costante ricerca delle proprie identità, smarrite e disorientate. Tematiche forti e attuali quelle di questa edizione, che promettono interessanti dibattiti e riflessioni.

«Le iscrizioni al Festival quest’anno - ha spiegato il direttore artistico di Religion Today, Ruggero Morghen - sono state molto numerose, ben 1700, ma saranno solo 58 i titoli che parteciperanno alla manifestazione, in gara per i seguenti riconoscimenti: miglior lungometraggio, cortometraggio, documentario, documentario corto e premio speciale “Nello spirito della Fede”».

Tra i film iscritti, risaltano in particolare il potente Skin, di Guy Nattiv, vincitore del Premio Oscar 2019 come miglior corto, che parla di razzismo ritraendo due padri, uno nero e uno bianco suprematista e l’italiano Bismillah di Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello 2018 sempre come miglior corto, un titolo che affronta la tematica dell’immigrazione irregolare con delicatezza, in maniera asciutta e senza fronzoli. Da menzionare, anche la pellicola di Edoardo de Angelis, Il Vizio della Speranza, film sulla tratta delle donne nigeriane in Italia, vincitore di un premio ai David di Donatello e di 3 Nastri d’Argento.

Anche quest’anno la giuria internazionale del Festival, organizzato dall’associazione BiancoNero, sarà composta da 5 nomi di prestigio: Godfrey Omorodion (Nigeria) presidente della Nigeria Film Society fondatore e direttore del Benin City Film Festival, Liya Gilmutdinova (Tatarstan-Russia) direttrice del settore cinematografico del Ministero della Cultura della Repubblica del Tatarstan, Shanta Nepali (Nepal) produttrice di programmi e documentari su natura, viaggio e avventura, in onda su emittenti locali ma anche internazionali quali Discovery Channel e Animal Planet e Mo Hamid (Bangladesh), vincitore di numerosi prestigiosi premi per i suoi documentari e lavori di teatro, una delle personalità più importanti del panorama culturale del Bangladesh.

Le pellicole selezionate verranno proiettate al Teatro San Marco e al Cinema Modena troveranno spazio in particolare i film premiati. Verrà mantenuta anche una particolare attenzione verso le giovani generazioni, con eventi e proiezioni in programma presso molte scuole del territorio tra le quali il Liceo Da Vinci di Trento e la scuola Arcivescovile di Trento e Rovereto.

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