Il Filmfestival della Montagna assegna i premi, poi domani un ricchissimo penultimo giorno

In arrivo gli ultimi riconoscimenti speciali assegnati dalle giurie indipendenti del Filmfestival di Trento. Il Premio “Mario Bello” va al film «Dreamland. A documentary about Maciej Berbeka» di Stanislav Berbeka. Angelo Schena consegnerà il premio a Gabriela Kuhn del Festival di Zakopane e Wojciech Slowakiewicz del Krakow Festival sabato 4 maggio alle 17.15 al cinema Modena 2.

Menzione speciale Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO a «Beloved» di Yaser Talebi.
Proiezione prevista oggi, venerdì 3 maggio, alle 19 al cinema Modena 3 (il regista non sarà presente).

il Premio “Mario Bello” è istituito dal Centro di Cinematografia e Cineteca del Club Alpino Italiano per ricordare la figura di Mario Bello, viene assegnato al miglior film, tra quelli ammessi alla Categoria Alp&Ism di Trento Film Festival - preferibilmente di regista che non abbia ancora compiuto i 40 anni, che rappresenti l’alpinismo nei suoi molteplici aspetti di avventura umana, culturale, tecnica, di rispetto dell’ambiente, di valorizzazione e promozione delle popolazioni che vivono nelle Terre Alte, delle loro culture e tradizioni, e che rispecchi i valori e gli ideali del Club Alpino Italiano.

La giuria composta dal Presidente del CCC Angelo Schena, da Nicoletta Favaron, Michele Ambrogi e Renato Veronesi, ha deciso di assegnare il premio al film: Dreamland. A documentary about Maciej Berbeka di Stanislav Berbeka (Polonia, 2018)

Motivazione: «Il documentario del trentaquattrenne Stanislav Berbeka racconta la vita del padre, forte alpinista polacco, poco conosciuto al grande pubblico, scomparso, insieme a Tomasz Kowaiski, durante la discesa dal Broad Peak il 6 marzo 2013, dopo la vittoriosa prima invernale a quella vetta, già tentata nel 1988. Dreamland, per i principi di umanità e solidarietà di Maciej nell’approccio alla vita e alla montagna, rappresenta al meglio gli ideali che il Club Alpino Italiano promuove e sostiene quotidianamente».

La Menzione Speciale - Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO va al l miglior film che documenti la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universali riconosciuti da UNESCO e la capacità di una conservazione attiva del territorio.
Istituito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e dalla SAT Società Alpinisti Tridentini.
La giuria composta dalla Presidente Marcella Morandini, Maria Carla Failo, Annibale Salsa, Riccardo Decarli ha assegnato la menzione al film: «Beloved» di Yaser Talebi (Iran, 2018).

«Molto interessante per gli aspetti etnografici che richiamano tratti culturali affini alle culture alpine. La dimensione agro-pastorale viene posta in evidenza anche con l’ausilio di un pregevole apparato fotografico ed i paesaggi rappresentati pongono nella giusta evidenza l’alternanza fra natura e vita umana in coerenza con le motivazioni del Premio. Risalta, in particolare, il valore dell’unità delle culture montane nella diversità dei territori, la dimensione universale della montagna e le peculiarità locali».

Domani, sabato 4 maggio è il giorno in cui si annunciano i film vincitori della 67. edizione del Trento Film Festival. Grande attesa per il Gala di premiazione, che per la prima volta vede insieme, in un’unica cerimonia alle 19.00 al MUSE, la consegna dei Premi ufficiali della 67. edizione del Trento Film Festival e del 45. Premio Itas del Libro di montagna.

Sabato 4 maggio è anche il giorno dell’Industry Day, durante il quale alcuni attori leader nel campo del mercato audiovisivo discutono sul futuro del cinema di montagna e si presentano ai produttori e filmaker. La giornata si divide in tre momenti, tutti con sede presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro.
Alle 10.30 tutti In fila indiana “con la terra sotto i piedi”, un appuntamento con Andrea Bianchi spostato dal Bondone allo Spazio Archeologico di Piazza Lodron a causa del maltempo.

Dalle 15.00 alle 21.30 torna «Vignaioli di montagna», la rassegna dei vini artigianali del Trentino e dell’Alto Adige, in degustazione presso palazzo Roccabruna. Quindici vignaioli del Trentino e quindici vignaioli dell’Alto Adige con i loro vini, disposti lungo un percorso che dal piano terra accompagnerà gli ospiti alla scoperta delle produzioni enologiche di montagna.

Alle 17.30 alla Sala della SOSAT è il turno de «Le signore delle cime. Storie di guide alpine al femminile». Dal Monte Bianco alle Dolomiti, dieci donne raccontano la loro montagna.

“Alla ricerca dell’io sottile. I Mille volti dello sciamano” (Montura Editing) di David Bellatalla, con prefazione di Sergio Poggianella è una ricerca antropologica condotta sul campo nel corso di decenni, dal Sudamerica all’Asia, che mette al centro l’irrazionale per antonomasia: sarà presentato alle 18 presso l’Area archeologica di Palazzo Lodron, alla presenza degli autori.

Infine, alle 21 al Supercinema Vittoria la Proiezione Speciale del documentario Aquarela (di Victor Kossakovsky, Regno Unito, Germania / 2018 / 89’), un viaggio cinematografico attraverso la bellezza mutevole e la pura potenza dell’acqua. Filmato a 96 fotogrammi al secondo, il film vuole esser un monito: noi umani non potremo mai fronteggiare la forza e la volontà capricciosa dell’elemento più prezioso della Terra.

Programma cinema: Multisala Modena e Supercinema Vittoria. Le proiezioni di sabato 4 maggio si aprono alle 11 nella Sala 1 del Cinema Modena con un film della sezione Destinazione...Marocco: Alyam Alyam (di Ahmed El Maanouni, Marocco / 1978 / 90’).

Sempre alle 11.00 in Sala 2 per Orizzonti Vicini si proietta Una Casa sulle Nuvole (di Soheila Javaheri, Italia / 2018 / 83’).

In Sala 3 alle 11.30 una Proiezione Speciale: L’altro spazio – Viaggio nelle aree interne d’Italia (di Marcello Pastonesi e Carlo Furgeri Gilbert, Italia / 2019 / 58’).

Alle 11.00 al Supercinema Vittoria una proiezione per TFF Family: The Big Bad Fox and other tales (di Benjamin Renner e Patrick Imbert, Francia / 2017 / 80’), una raccolta affascinante e spassosa di racconti animati, con protagonisti gli animali particolarmente irrequieti di una fattoria: una volpe che fa da madre a una famiglia di pulcini, un coniglio che finge di essere una cicogna e un’anatra che vuole essere Babbo Natale.

Nel pomeriggio, alle 15.15 in Sala 1 per la sezione Sestogrado la proiezione di Altipiano (di Malena Szlam, Cile, Argentina, Canada / 2018 / 16’), Divieto 2 (di Alex Tyson, Stati Uniti, Italia / 2019 / 12’), Planine (di Hrvoslava Brkusic, Croazia / 2018 / 12’), Memory Room (di Feargal Ward, Adrian Duncan, Irlanda / 2018 / 22’) e Empre Valley (di Ryan Ermacora, Canada / 2018 / 13’).

Alle 15.00 in Sala 2 tre Proiezioni Speciali presentate da Montura: Keno City, Yukon (di Paola Rosà, Antonio Senter, Italia / 2019 / 42’) e ANI, le monache di Yaqen Gar (di Eloise Barbieri, Italia / 2019 / 54’) e il teaser di Cholitas.

Sempre alle 15.00 in Sala 3 due film in Concorso: Somnivm (di Jonna Kina, Finlandia, Italia, Regno Unito / 2018 / 13’) e Cielo (di Alison McAlpine, Canada, Cile / 2017 / 78’).

Al Supercinema Vittoria alle 15.00 si proietta per Muse.Doc Queen Without Land (di Asgeir Helgestad, Norvegia / 2018 / 70’), uno spettacolare film sull’incontro tra Frost, splendida mamma orso polare, i suoi cuccioli e un regista. A partire dal loro primo contatto nel 2013 alle Svalbard e sulla loro lotta per la sopravvivenza, mentre il ghiaccio si scioglie a velocità record.

Il terzo turno di proiezioni inizia alle 17:15 in Sala 1 e da spazio alla sezione Destinazione...Marocco con Timnadin N Rif (di Nadir Bouhmouch, Marocco / 2017 / 7’), Les Poissons du Désert (di Alaa Eddine Aljem, Marocco / 2015 / 30’) e Bouchra: rêves en mouvement (di Khalid El Hasnaoui, Marocco / 2016 / 38’).

Sempre alle 17.15 in Sala 2 due documentari per Alp&Ism: Wallmapu (di Ben Sturgulewski, Stati Uniti, Cile, Argentina / 2019 / 6’) e Dreamland. A Documentary About Maciej Berbeka (di Stanisław Berbeka, Polonia / 2018 / 86’).

Alle 17.00 in Sala 3 per le Anteprime la proiezione di Premier de Cordée (di Louis Daquin, Francia / 1943 / 106’), classico del cinema di montagna che arriva finalmente al festival in una nuova versione restaurata. La sceneggiatura si concentra sull’opposizione tra un padre, ex guida di alta montagna convertitosi all’attività alberghiera, e suo figlio, la cui vocazione di alpinista è ostacolata sia dal padre che dalla paura delle altezze.

Al Supercinema Vittoria sempre alle 17 per Alp&Ism si proiettano: Hors Piste (di Léo Brunel, Loris Cavalier, Camille Jalabert, Oscar Malet, Francia / 2018 / 6’), Aaron Durogati – Playing with the Invisibile (di Matteo Vettorel e Damiano Levati, Italia / 2018 / 30’) e Pumori, la hijda de la montaña (di Iban Gonzàles Pagaldai, Spagna / 2019 / 59’), documentario in cui Alex Txikon rende omaggio ai giovani alpinisti di Guipuzcoa e Navarra morti nella spedizione del 2001 sul Monte Pumori, sull’Himalaya.

Quarto turno di proiezioni dalle 19.15 in Sala 1 per la sezione Amici Fragili con lo sperimentale Walden (di Daniel Zimmerman, Svizzera / 2018 / 106’).

Alle 19.15 in Sala 2 un film per Terre Alte: Greetings From Free Forests (di Ian Soroka, Stati Uniti, Slovenia, Croazia / 2018 / 98’), che raccoglie storie emerse dai fitti boschi della Slovenia meridionale. Durante la II Guerra Mondiale la foresta è stata il rifugio del Fronte di liberazione partigiano, che si oppose all’occupazione fascista della Jugoslavia.

Alle 19 in Sala 3 la Proiezione Speciale del film Fortuna (di Germinal Roaux, Svizzera / 2018 / 106’).

Al Vittoria alle 19 tre film per Alp&Ism: Up to Speed (di Peter Mortimer, Zachary Barr, Nick Rosen, Stati Uniti / 2018 / 20’), Donna Fugata (di Manrico Dell’Agnola, Italia / 2019 / 21’) e Peter Habeler: Ich will die Welt von Oben sehen (di Werner Bertolan, Austria / 2017 / 46’), film dedicato alla scalata della parete nord dell’Eiger che Habler fece insieme al compagno Reinhold Messner in poco meno di dieci ore, un record durato quasi 30 anni. Nel 2017 il tirolese David Lama lo ha accompagnato sulla stessa montagna, in una cordata che unisce le generazioni.

In prima serata in Sala 1, Sala 2 e Sala 3 del Cinema Modena, rispettivamente alle 21.00, 21.15, 21.30, vengono proiettati i film vincitori della 67. edizione.

Infine, alle 21.00 al cinema Vittoria la Proiezione Speciale del documentario Aquarela (di Victor Kossakovsky, Regno Unito, Germania / 2018 / 89’), un viaggio cinematografico attraverso la bellezza mutevole e la pura potenza dell’acqua. Filmato a 96 fotogrammi al secondo, il film vuole esser un monito: noi umani non potremo mai fronteggiare la forza e la volontà capricciosa dell’elemento più prezioso della Terra.

Per “districarsi” nel vasto programma, l’appuntamento fisso delle 12 con «Cosa vedo oggi?», incontro quotidiano con il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant e i registi ospiti al festival, presso il Rifugio Moderno della Scienza di Piazza Lodron. I registi presenti sono Tomas Gomez, Damiano Levati e Matteo Vettorel, Adrian Duncan, Manrico Dell’Agnola, Eloise Barbieri, Paola Rosà e Antonio Senter.


Eventi e incontri: alle 9 allo Spazio Alpino SAT di Via Manci ultimo giorno del convegno «La montagna nell’antichità», a cura dell’Associazione Italiana di Cultura Classica.

Alle 9 in Sala Anna Proclemer del Teatro Sociale ritorna il tradizionale appuntamento organizzato dalla Società Italiana di Medicina di Montagna. Quest’anno il titolo è «Il cambiamento climatico e la frequentazione della montagna da 0 a 100 anni d’età». Al centro, l’impatto dei cambiamenti climatici sul territorio, sulle persone ed il loro comportamento, sia per quanto riguarda la sicurezza che la salute.

Il XXI Convegno Bibliocai (Coordinamento delle biblioteche sezionali del CAI) si terrà alle 9 presso la Casa della SAT di Via Manci.

Alle 10 a MontagnaLibri apre il secondo giorno della Mostra mercato internazionale del libro antiquario di montagna, unico appuntamento in Italia in occasione del quale si riuniscono le principali librerie antiquarie dell’arco alpino, specializzate in letteratura di montagna.

Alle 10.30 tutti In fila indiana «con la terra sotto i piedi», un appuntamento con Andrea Bianchi - autore e guru del barefooting in Italia - spostato dal Bondone allo Spazio Archeologico di Piazza Lodron a causa del maltempo.

Ancora un Caffè Scientifico alle 10.30 al Rifugio Moderno della Scienza con SenSAT: le nuove generazioni in un Trentino che evolve, con Pierluigi Bellutti (Ricercatore FBK), Claudia Dolci (Unità Ricerca e Innovazione per la Scuola, FBK) e Claudio Bassetti (Commissione scuola SAT). SenSAT è un progetto che ha visto 280 studenti circa, appartenenti a 7 scuole trentine, con 10 classi distinte che hanno lavorato insieme per sviluppare un sistema di monitoraggio ambientale nei rifugi alpini gestiti dalla SAT. Nel progetto sono stati affrontati diversi aspetti della filiera dell’innovazione che coprono la traiettoria dall’idea alla realizzazione.

Alle 11 presso la sala della SOSAT di Via Malpaga, Mirella Tenderini e Carlo Ancona dialogano con Italo Zandonella Callegher, autore del libro “Alpinista per scommessa. Piero Ghiglione, scalate nei cinque continenti” (Alpine Studio). Piero Ghiglione era un “ometto” resistentissimo, leggero e agile. Passava ovunque, sia su roccia sia su ghiaccio, e sceglieva per compagni i migliori alpinisti del momento. Grazie alla sua vivacità, fino a 77 anni ha continuato a scalar montagne nei luoghi più selvaggi del pianeta.

Alle 19 al MUSE comincia il Gala di premiazione, cerimonia di consegna dei Premi ufficiali della 67. edizione del Trento Film Festival e del 45. Premio Itas del libro di montagna. Presenta Claudio Ruatti. Sceneggiatura live del Gruppo Miscele d’Aria Factory (con Mariano Detassis, Carlo Casillo, Lisa Bergamo, Francesco Ago Dallago e Loris Dallago e gli acrobati Giorgio Coppone e Simona Forlani). Evento su invito. Posti disponibili fino ad esaurimento a partire dall’orario di inizio della premiazione, non sono previste prevendite.

Chiude la giornata Festival on ice, al PalaGhiaccio di Via Fersina, a cura del Circolo Pattinatori Artistici Trento. Biglietti disponibili direttamente alle casse del PalaGhiaccio a partire da un’ora prima dello spettacolo.

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