Francesca Michielin: al via da Torbole il 31 luglio il tour della cantautrice veneta "Spazi Sonori"

di Fabio De Santi

Francesca Michielin ha scelto il Trentino per ritrovare l'emozione dei live. Si apre infatti questa sera, venerdì 31 luglio, al Parco della Colonia Pavese di Nago – Torbole il tour "Spazi Sonori"  legato ad un nuovo progetto della cantautrice veneta. (inizio ore 21; biglietti ancora disponibili nei circuiti Ticketone e PrimiAllaPrima). "Spazi Sonori" sarà uno show di oltre un'ora con un set originale e arrangiamenti inediti, creati appositamente dalla Michielin attorno alle sonorità dei brani scelti. Sul palco con lei il polistrumentista Francesco Arcuri ed Ernesto Lopez alle percussioni: atmosfere electro-pop ma anche strutture melodiche dal sapore orchestrale, rock urban dalle mille sfaccettature multiculturali, ma anche drumpad e synth, per una scaletta unica che racconta la storia musicale di Francesca, dalle canzoni più famose della sua carriera ai più recenti singoli dell'ultimo album.

Una serata che avrà comunque dei colori particolari come ha raccontato l'artista di Bassano del Grappa ai nostri lettori: <Quando mi è stata prospettata la possibilità di tornare a suonare seppur in un modo diverso è come se la mia vita, la mia anima si fosse riaccesa. Per me sarà una grande gioia riassaporare l'atmosfera del palco e credo che questa sia un'opportunità di non fare un tour canonico di poter esplorare nuove strade, come accade spesso quando ci si trova a dover uscire da una crisi>.

Sulla scelta di battezzare il tour con il nome di "Spazi Sonori" la Michelin, che sul palco suonerà il pianoforte, al basso acustico e per la prima volta si cimenterà con l’harmonium indiano, ha spiegato: <Mi piaceva questa doppia parola che rimanda quasi ad una sinestesia perché lo spazio è un'altra cosa rispetto al suono. Spazi perché saranno tutti live all'aria aperta in spazi suggestivi e naturali in cui non mi sono mai esibita. Sonori perché si da di nuovo voce alla musica: il mio non sarà uno show ma un concerto suonato “alla vecchia” per riappropriarsi della musica nella sua versione più pura, vera e diretta>

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