Flora Sarrubbo e la Ziganoff Jazzmer Band il 27 gennaio a Pergine per la Giornata della Memoria

di Fabio De Santi

E’ un intenso e suggestivo itinerario di musica klezmer quello proposto, in occasione della Giornata della Memoria, dalla Ziganoff Jazzmer Band insieme a Flora Sarrubbo, lunedì 27 gennaio al Teatro Comunale di Perigine con inizio alle 21. Insieme alle note della formazione guidata da Renato Morelli che unisce musicisti trentini e altoatesini verranno lette alcune pagine selezionate da celebri volumi dei più importanti autori ebraici e non solo. S’inizia con “Paesaggi contaminati. Per una nuova mappa della memoria in Europa” di Martin Pollaklo: libro che ci restituisce una mappa nuova e più veritiera di un'Europa dove i paesaggi sono contaminati e avvelenati da innumerevoli massacri messi a tacere. Nomi e luoghi che svelano segreti inconfessabili e allo stesso tempo contribuiscono alla costruzione di una memoria condivisa. Nei suoi libri Pollak getta da anni lo scandaglio nelle profondità della Mitteleuropa, dei suoi conflitti, dei suoi troppi spostamenti di confine, dei troppi orrori.

Dall’Ucraina contemporanea di Pollak si passa quindi all’Ucraina del 1933, con le pagine memorabili di Vasilij Grossman sull’Holodomor, l’olocausto ucraino, quando Stalin fece morire di fame dieci milioni di ucraini; una tragedia immensa che avrà ripercussioni dolorose anche durante l’occupazione nazista della seconda guerra mondiale. Dall’Ucraina degli anni Trenta ci si sposta quindi alla Germania dello stesso periodo, con “Il mondo di ieri”, il capolavoro di Stefan Zweig, lo scrittore ebreo austriaco, il più tradotto nel mondo a quell’epoca, le cui opere furono bruciate dai nazisti nel 1933 assieme a quelle di Thomas Mann, Sigmund Freud e Albert Einstein. Le pagine del reading riguardano in questo caso un controverso episodio musicale: Zweig era infatti il librettista “ebreo” delle opere del presidente della Reichsmusikkammer nazista: Richard Strauss . Le ultime due letture del reading sono tratte dalle opere di Vasilij Grossman, lo scrittore ebreo russo, considerato il “Tolstoi” del ‘900. Il pensiero di Grossman sulla più terribile fabbrica di morte nazista è distillato nelle indimenticabili pagine di “L’inferno di Treblinka” un racconto breve che fu usato anche nel processo di Norimberga proprio per la sua straordinaria efficacia.

L’ultima lettura è tratta da “Tutto scorre” scritto da Grossman poco prima di morire, un romanzo breve sul ritorno dal gulag dove si parla anche dell’antisemitismo propugnato da Stalin e dall'intellighenzia sovietica nel secondo dopoguerra.

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