A Rovereto dal 2 al 5 ottobre la trentesima Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico

di Fabio De Santi

Quarantanove film provenienti da diciannove nazioni diverse, fra cui ventuno produzioni italiane, tre incontri e un evento speciale con la première della docufiction dedicata all'archeologo roveretano Paolo Orsi di cui in questo 2019 si celebrano i 160 anni dalla nascita. Sono questi i contorni della "Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico" di Rovereto, dedicata proprio a Paolo Orsi, che celebra, dal 2 al 6 ottobre, i suoi primi trent'anni con un ricco programma fra documentari, conferenze, mostre e libri. L'intera settimana della rassegna, organizzata dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, sarà ospitata al Teatro Zandonai e gli spettatori avranno la possibilità di attribuire, con votazioni giornaliere, il premio "Città di Rovereto". Oltre al riconoscimento del pubblico, verranno attribuite la menzione speciale "CinemAMoRe", insieme a Trento Film Festival e Religion Today Filmfestival, e la menzione speciale "Archeoblogger" conferita da una giuria formata da alcuni dei più noti blogger italiani di archeologia. Il premio più importante, conferito da una giuria internazionali composta da Gabriele Carletti, Elli Kriesch, Maria Longhena, Franco Nicolis, Andreas M. Steiner, sarà quello che prende il nome da Paolo Orsi. Durante la presentazione di ieri a Trento Giovanni Laezza, presidente della Fondazione Mcr, oltre ad aver annunciato l'organizzazione a Rovereto, entro la fine dell'anno, di una nuova mostra dedicata alla botanica, ha sottolineato come: "La Fondazione ha riconosciuto nel cinema uno strumento per preservare, valorizzare e promuovere il patrimonio archeologico mondiale. 

Ma non solo: ha capito che questi film sono essi stessi preziosi documenti del passato, da conservare con cura, catalogare e promuovere. Il museo ha raccolto così oltre 4.000 film che permettono alla Rassegna di proporre in altre sedi numerosi eventi ogni anno, che fanno ben comprendere come l'unione tra turismo e cultura sia un binomio vincente, e che ci incoraggiano a proseguire su questa strada immaginando e progettando nuovi sviluppi>. Diversi gli argomenti toccati dalle pellicole in palinsesto : sempre acceso l'obiettivo sulle origini dell'uomo e la preistoria, sull'Egitto e le civiltà fiorite nel Mediterraneo, per Roma, per il Medioevo, per le civiltà africane o orientali, per i nativi americani, la preistoria di Malta, la paleontologia dell'Alaska e molto altro ancora di curioso e affascinante, come gli sforzi per preservare e ricostruire il patrimonio culturale perduto grazie alle nuove tecnologie.Oltre 1200 i film arrivati da tutto il mondo fra cui sono stati scelti, con una strettissima selezione, la cinquantina di pellicole in programma, per coprire un ampio panorama storico e geografici e garantire un'elevata qualità della proposta cinematografica, che vuole dare spazio a mille voci diverse e anche a generi particolari come i corti d'autore o l'animazione. La serata di sabato 5 sarà dedicata alla Première della docufiction "Paolo Orsi. La meravigliosa avventura" realizzato da Fondazione Museo Civico di Rovereto, prodotto da Filmwork di Trento, per la regia di Andrea Andreotti. La docufiction si concentra sugli anni giovanili di Paolo Orsi, la sua formazione, il suo rapporto con la città natale, con il Regno d'Italia e asburgico. Nelle immagini il lavoro dell'archeologo in Calabria e Sicilia, con le straordinarie scoperte conquistate in anni di lavoro puntuale, rigoroso, instancabile. Una pellicola fatta di molte voci che accompagnano il documentario perfezionando i dettagli e mostrando anche il lato umano del grande archeologo trentino. Un altro evento speciale riguarda la sera del 6 ottobre ed è organizzato in collaborazione con il Religion Today Film Festiva con la proizione, inserita nei programmi di entrambi i festival, il film "Ani, le monache di Yaqen gar" di Eloise Barbieri, Il programma nei dettagli è consultabile su www.rassegnacinemaarcheologico.it.

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