Festival Orme: in cinquemila per la seconda edizione a Fai della Paganella

di Fabio De Santi

Più di 5000 persone hanno partecipato al festival dei sentieri che ha portato nei boschi arte, teatro, sapori e cultura. E’questo il bilancio fatto dagli organizzatori della seconda edizione del festival Orme dei sentieri di Fai della Paganella, tra giorni di sole estivo e notti di luna piena.

Un fiume di gente ha camminato nel bosco già la prima sera per assistere all’installazione del sound artist Federico Ortica con la collaborazione al Video mapping di Andrea Marchi: un’esplosione di luci tra le foglie e le cortecce dei faggi, e l’emozione unica di ascoltare la musica naturale del bosco, amplificata dalla cassa di risonanza degli alberi.

Un evento così suggestivo da essere replicato a sorpresa anche la sera di sabato, al termine del concerto di Angelo Branduardi, “Camminando camminando”, quando oltre 3000 persone si sono sedute sul prato per assistere a un live intimo, un viaggio tra antichi suoni, una visione profonda della musica, immersa nella natura che l’ha avvolta.

Molto partecipati tutti i sentieri proposti dal Festival come quello dei sentiero dei sapori, con un menu tra tradizione e innovazione. Centinaia di bambini (e adulti) hanno camminato nel bosco alla scoperta degli orsi e alla ricerca delle “anguane” (le streghe del bosco) per il sentiero delle fiabe, insieme alla compagnia dei Cambiscena.Pienone anche per lo Shakespeare nel bosco, lo spettacolo di improvvisazione dei Quinta di copertina all’Arena delle Stelle, un vero e proprio teatro a cielo aperto.

La scoperta dei prati e dei boschi di Fai è continuata con Valeria Mosca: chef-forager e direttrice di Wood*ing wild food lab, che ha accompagnato un nutrito gruppo di persone lungo un sentiero alla ricerca del cibo selvatico.Successo anche per i due sentieri dell’alba e per il workshop fotografico con il fotografo naturalistico Andrea Zampatti: dopo la notte al Rifugio Dosso Larici, il gruppo di camminatori ha esplorato la natura alla ricerca della natura più selvaggia.

Chiusura dei sentieri sabato pomeriggio con il racconto di Yanez Borella e Giacomo Meneghello che con immagini e aneddoti hanno fatto conoscere la via della seta attraverso l’impresa che hanno compiuto in 100 giorni, da Fai della Paganella alla Cina con la loro e-bike.

 

 

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