Verona, al Festival della bellezza apertura nel segno di Kusturica

Sarà il regista/musicista Emir Kusturica ad aprire il 28 maggio al Teatro Romano di Verona il Festival della Bellezza quest'anno dedicata al tema "L'Anima e le Forme".

L'estro poetico dell'anima underground è il titolo dell' incontro con uno dei più originali e celebrati registi della storia del cinema europeo, autore di opere surreali e grottesche con graffianti spunti satirici e memorabili colonne sonore, premiate con la Palma d'oro a Cannes e il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia.

Racconti e riflessioni si intrecciano alle proiezioni di sequenze tratte da alcuni dei suoi capolavori, dal tenero amarcord di Ti ricordi di Dolly Bell? (1981) alla sinfonia tragica de Il tempo dei gitani (1989), dal potente affresco corale di mezzo secolo di storia jugoslava, Underground (1995), manifesto della fantasia caotica e debordante di Kusturica, all'apolitico, stravagante e catartico Gatto nero gatto bianco (1998), fino al recente On the Milky Road (2016).

La sesta edizione del Festival della Bellezza di Verona si concluderà il 16 giugno e per la prima volta avrà un suo ambasciatore, Philippe Daverio.

Sempre al Teatro Romano, il 29 maggio, una riflessione sull'amore passione nell'Inferno dantesco con Massimo Cacciari e Giancarlo Giannini.

Previsto anche un evento speciale all'Arena, il 26 agosto, con la prima mondiale del balletto Romeo & Giulietta di Prokofiev con Sergei Polunin.

Il legame tra poesia e musica si snoda in tutti gli appuntamenti musicali: dal concerto-reading di Patti Smith, che connette rock e simbolismo, ai versi di Leonard Cohen nel gioco sacro dell'eros interpretati da Marco Ongaro. Morgan propone dopo molti anni alcune sue hit dall'album 'Canzoni dell'appartamento' insieme a canzoni di grandi come i Pink Floyd, David Bowie, i Queen e Vinicio Capossela presenta un concerto ideato per il festival sugli incantamenti della Bellezza.Lo spirito classico della musica è invece rappresentato dal prodigio Alexandra Dovgan, undicenne, con la sua interpretazione dei preludi di Chopin.
L'espressione multiforme dell'anima trova un punto di raccordo nell'arte cinematografica legata alla letteratura, al teatro, alla musica con Alessio Boni che racconta la messa in scena dei protagonisti di capolavori letterari.

Ed ecco Michael Nyman che propone un concerto speciale con memorabili colonne sonore e la proiezione di sequenze di film. Federico Buffa porta in scena l'epopea di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick e Andrea De Carlo narra lo stile e la personalità di Federico Fellini e la loro collaborazione. Il cinema d'autore italiano è raccontato da due grandi protagonisti: Matteo Garrone e Laura Morante.

Tra gli incontri spiccano anche Massimo Recalcati che riflette sulla figura di Gesù e Fabrizio Gifuni su quella di Amleto. Il festival affronta anche la Recherche di Marcel Proust con Alessandro Piperno. Vinicio Capossela racconta le gesta e la sensibilità di Oscar Wilde e Giordano Bruno Guerri quelle di Gabriele D'Annunzio. Sulla genesi dell'anima e i suoi equivoci è prevista una riflessione filosofica di Umberto Galimberti, Giuliano Ferrara narra la versione aristocratica dello spirito ai tempi dell'ancien régime e Arturo Brachetti racconta il rapporto tra personalità e trasformazione.

L'arte è come sempre protagonista di riflessioni intorno alla Bellezza: Vittorio Sgarbi porta in scena il suo spettacolo su Raffaello in prima nazionale, Melania Mazzucco analizza l'immagine della metafisica dal Beato Angelico a Paul Klee.
 

L'"ambasciatore della bellezza" Philippe Daverio porta il festival oltre le mura di Verona proponendo riflessioni connesse a quattro teatri storici: al Teatro Romano di Verona si parlerà di Piero della Francesca e delle sue geometrie dell'anima, all'Olimpico di Vicenza del significato dell'architettura di Palladio e dello spirito delle forme, al Teatro Bibiena di Mantova della corrispondenza tra gli enfant prodige Mantegna e Mozart e al Teatro del Vittoriale a Gardone Riviera del sex appeal nell'arte con riferimenti alla Belle Époque. 

 

 

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