Il ricordo di Aldo Moro

I luoghi trentini dove Aldo Moro trascorse le vacanze dal 1964 al 1977 lo ricorderanno il 6 agosto, con l'intitolazione di una sala conferenze. Sarà quella del centro servizi di Bellamonte, in val di Fiemme, alla presenza della figlia, Maria Fida Moro. Il giorno successivo un'escursione e una passeggiata a Predazzo. L'escursione fino al rifugio intitolato a Moro, più impegnativa, e la passeggiata nei dintorni di Bellamonte. Tra gli altri appuntamenti del calendario di eventi "Predazzo ricorda Aldo Moro nel centenario della nascita", il 9 agosto ci sarà l'apertura della mostra fotografica e bibliografica nella Sala Rosa del municipio (fino al 15 agosto, con orario 17-19/20-22). 

A seguire, alle 17, in sala consiliare, si terrà la tavola rotonda "Aldo Moro: un uomo del dialogo al servizio della convivenza. Il Trentino e la questione sudtirolese". L'11 agosto in sala consiliare ci sarà la presentazione del libro "Una vita, un paese: Aldo Moro e l'Italia del Novecento".


Maria Fida Moro da qualche anno è residente, insieme al figlio Luca, a Predazzo: "Ho lasciato Roma e mi sono trasferita qui sperando di trovare una piccola oasi di pace, alla ricerca di quella serenità e spensieratezza che aveva caratterizzato le nostre vacanze a Bellamonte. Purtroppo così non è stato: il dolore è troppo e mi segue ovunque vada. Fui io a trascinare in Valle di Fiemme la mia famiglia - racconta -. Nel 1964 venni a sciare a Passo Rolle e rimasi conquistata dalla bellezza di questi luoghi. Riuscii poi a convincere i miei genitori a venire qui tutti insieme". 

E in vacanza la famiglia Moro, inizialmente a Predazzo, poi a Bellamonte, ci è tornata dal 1964 al 1977, prima in appartamenti in affitto, poi all'Hotel Bellamonte, fino alla costruzione di una casa in mezzo al bosco, nella pace e nel silenzio. I ricordi di quelle vacanze per Maria Fida Moro hanno una colonna sonora: sono i canti di montagna a rievocare in lei le memorie dei giorni felici trascorsi a Bellamonte. Aldo Moro era un grande appassionato di questo genere musicale. "Monte Canino" la sua canzone preferita. "Credo che i canti di montagna, con le loro struggenti storie di soldati, siano i più rappresentativi della morte e della vita di mio padre" racconta la figlia, che spiega di non essere riuscita ad ascoltarli per molti anni.

A Predazzo e Bellamonte sono ancora molti coloro che ricordano Aldo Moro: non solo il politico, ma soprattutto l'uomo. L'uomo che salutava tutti e aveva una parola gentile per chiunque incrociasse il suo cammino. L'uomo che aveva paura di disturbare, di creare troppo scompiglio nella piccola frazione. 


L'Amministrazione comunale di Predazzo tra gli eventi organizzati per celebrare il centenario della nascita dello statista italiano ha voluto inserire poi anche due appuntamenti che esulano dal calendario dei momenti di ricordo più ufficiali e istituzionali. Due le proposte, entrambe per domenica 7 agosto.

La prima è un'escursione al bivacco Aldo Moro, a quota 2.565 metri, sulla Forcella Bragarolo, nella catena del Lagorai. Il bivacco fu inaugurato nel 1981: fu la stessa moglie di Moro, Eleonora Chiavarelli, a tagliare il nastro. Si tratta di un'escursione impegnativa, di difficoltà EE, con un dislivello in salita di 1.100 metri e una durata complessiva di circa 9 ore. Sarà il soccorso alpino della guardia di finanza del Passo Rolle, che gestisce e cura il bivacco Aldo Moro, ad occuparsi dell'accompagnamento dei partecipanti all'escursione. La seconda proposta è meno impegnativa: si tratta di una lezione itinerante di nordic walking con passeggiata nei dintorni di Bellamonte. 

La durata della camminata sarà di circa 3 ore. I partecipanti sar  anno accompagnati dagli istruttori dell'Asd Fiemme Nordic Walking. Escursione e passeggiata sono gratuite. Informazioni e prenotazioni entro le 19 di giovedì 4 agosto all'ufficio di Predazzo dell'Apt.

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