Fondi per lo sviluppo, dall'Unione Europea 340 milioni di euro al Trentino dal 2021 al 2027
Riunito il Comitato di sorveglianza, che ha fatto il punto sugli interventi a favore di ricerca, efficienza energetica, sviluppo e occupazione
TRENTO. Quando qualche candidato dovesse fare campagna elettorale suggerendovi l’inutilità dell’Unione Europea, potreste ricordargli che in Trentino la dotazione per il Fondo sociale europeo plus (Fse+) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers) 2021-2027 ammonta complessivamente a oltre 340 milioni tra risorse europee, nazionali e provinciali.
Il nuovo aggiornamento sullo stato di avanzamento - si legge in una nota - è stato fatto durante la riunione annuale del Comitato di sorveglianza congiunto che vigila sull'efficienza e sulla qualità d'esecuzione di entrambi i programmi, i cui lavori sono stati ospitati in Sala Depero, presso la sede della Provincia di Trento.
Per il Fesr 2021-2027 al 31 marzo 2024 gli interventi avviati hanno raggiunto un importo programmato di 63 milioni, con un impegnato di 40 milioni e un pagato di 6,4 milioni su una dotazione complessiva di 181 milioni. Si tratta di investimenti a favore delle infrastrutture di ricerca, per la crescita e competitività delle Pmi, per l'efficienza energetica e la messa in sicurezza del territorio.
Per quanto riguarda il Programma Fse+ al 31 marzo 2024 risultavano approvate 23 operazioni, con un importo programmato pari a 81,9 milioni di euro, con un impegnato di 30,7 milioni e un pagato di 10,6 milioni su 159 milioni complessivamente a disposizione.
Gli interventi avviati sono rivolti a favorire l'occupazione, la conciliazione tra famiglia e lavoro, la mobilità degli studenti e la conoscenza delle lingue.