Economia / Turismo

Cresce il numero di B&b in Trentino, salgono al 29% le presenze in quelli “di qualità”

Si è svolta al Liberty Gross di via Innsbruck l'assemblea dell'Associazione "Bed&Breakfast di Qualità", che nel 2022 contava 78 strutture in Trentino che si caratterizzano per l'adesione ad uno preciso standard qualitativo. In totale i b&b in Trentino sono 521, per 3.300 posti letto

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di Fabio Peterlongo

TRENTO. Si è svolta al Liberty Gross di via Innsbruck l'assemblea dell'Associazione "Bed&Breakfast di Qualità", che nel 2022 contava 78 strutture in Trentino che si caratterizzano per l'adesione ad uno preciso standard qualitativo. Di recente si sono aggiunte nove nuove strutture, validate dopo opportuni controlli. In totale i b&b in Trentino sono 521, per 3.300 posti letto. Sono stati mostrati dati che suggeriscono come le strutture aderenti all'Associazione abbiano avuto risultati migliori rispetto ai b&b "generici".

Nei b&b "di Qualità" il soggiorno degli ospiti è più lungo: i giorni di permanenza sono 2,8 rispetto ai 2,4 degli omologhi b&b "normali". Macroscopica è anche la migliore performance delle strutture "di qualità" rispetto ai b&b generici se si guarda la variazione negli arrivi tra il 2019 e il 2022: -5,6% nei "generici", +11,3% nei b&b "di qualità". Anche le presenze confermano la stessa tendenza: le strutture "normali" hanno incrementato del 2,2%, contro il 29,4% di aumentate presenze nei b&b "di qualità".

Numeri accolti con soddisfazione dalla presidente dell'associazione Stefania Angeli: «Indicano che il nostro investimento nella formazione degli operatori, nei prodotti e nelle strutture, esercita un maggiore richiamo verso i visitatori - indica Angeli - Chiediamo che la Provincia ne tenga conto, per andare verso una nuova legge che regoli il nostro settore e sostenga la nostra attività. Da questo assessorato abbiamo sempre ricevuto attenzione, anche durante la pandemia».

L'assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, presente all'assemblea, ha assicurato il suo impegno: «Non lo dico perché ci sono le elezioni in vista, ma ai b&b di qualità occorrono nuovi stimoli finanziari e a novembre prenderemo in mano le richieste sollevate - ha detto l'assessore - Sottolineo che c'è un solo sistema dell'accoglienza, non un settore diviso tra alberghi, b&b e agriturismi». A queste parole la platea ha risposto con un applauso, segno che gli operatori dei b&b hanno apprezzato il non essere considerati "minori" rispetto all'offerta più strutturata. Guardando ai dati, la realtà locale con la maggiore presenza di b&b rimane Rovereto (12 strutture), seguita da Madonna di Campiglio e Garda. Scarsa, al contrario, la presenza in Val di Fassa, con una sola struttura. La presidente Angeli si è interrogata sul perché: «Forse si tratta di una zona decentrata, provvederemo a migliorare la nostra promozione in quell'area».

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