Economia / L'allarme

Tonfo di Credit Suisse, in Borsa bufera sulle banche e scendono i tassi dei titoli stato

La banca svizzera cede il 22%, dopo che il principale azionista Saudi National Bank ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso ulteriori richieste di liquità

MILANO. Le Borse europee sono in caduta libera con lo stoxx 600, l'indice che raccoglie le principali società quotate, in calo del 2,7%.

La corrente di vendite è alimentata dal crollo in Borsa di Credit Suisse (-22%), dopo che il principale azionista Saudi National Bank ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso ulteriori richieste di liquità.

Le vicende della banca svizzera si sono abbattute sul comparto delle banche provocando un calo del 6,2%. Tra i principali listini Parigi e Milano cedono il 3,4%, Madrid (-3,7%), Francoforte (-2,7%) e Londra (-2,3%). Tra le banche Societe Generale e Bnp Paribas cedono il 10%.

I rendimenti dei titoli di Stato ampliano il calo, in modo particolare quelli a due anni. Lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund prosegue a 192 punti, con il tasso del decennale italiano al 4,14% (-10 punti base). Il Bund tedesco registra un calo di 19 punti e si attesta al 2,21%, il decennale spagnolo cede 15 punti al 3,32 e quello greco scende al 4,19 (-9 punti). Scivolano i tassi dei bond governativi a due anni. Il titolo italiano si attesta al 3,24% (-11 punti), il Bund cede 30 punti al 2,55% e quello spagnolo si attesta al 2,87% (-22 punti). In controtendenza quello greco che sale al 3,16% (+15 punti).

I certificati di assicurazione sull'insolvenza (credit default swap) di Credit Suisse si stanno avvicinando alla soglia critica dei mille punti, che indica un serio pericolo per la continuità aziendale del gruppo. In particolare i certificati a un anno si sono portati ieri a 835,9 punti base, secondo la piattaforma Cmaq, sui massimi di sempre, e valgono 18 volte gli analoghi titoli derivati della rivale Ubs e circa 9 volte quelli di Deutsche Bank.

Il principale azionista di Credit Suisse ha escluso di fornire ulteriore assistenza alla banca svizzera a causa di problemi normativi. Lo riporta Bloomberg citando una intervista al presidente della Banca nazionale saudita, Ammar Al Khudairy. La risposta "è assolutamente no, per molte ragioni. Alcune di queste sono di tipo normativo e statutario", evidenzia Al Khudairy in una intervista a Bloomberg Tv, rispondendo ad una domanda se la banca è disposta a sostenere il Credit Suisse in caso di ulteriore richiesta di liquidità.

La Saudi National Bank, partecipata per il 37% dal fondo sovrano saudita, è diventata il maggior azionista del Credit Suisse alla fine dello scorso anno, dopo aver acquistato una partecipazione del 9,9% dell'istituto di credito svizzero.

comments powered by Disqus