Banche / L’analisi

Home banking per il 71% dei clienti: continuano a scendere gli sportelli e i bancomat

I clienti di servizi via Iternet per le famiglie sono raddoppiati in dieci anni e i servizi utilizzati continuano a crescere, come dimostra ad esempio il numero dei bonifici effettuati via computer che sono passati in soli due anni dal 53,5 al 66,5%

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TRENTO. Le attività bancarie si svolgono sempre più online: i clienti di servizi via internet per le famiglie sono raddoppiati in dieci anni e i servizi utilizzati continuano a crescere, come dimostra ad esempio il numero dei bonifici effettuati via computer che sono passati in soli due anni dal 53,5 al 66,5%.

Prosegue, in parallelo, la contrazione del numero di sportelli fisici presenti sul territorio. Il quadro è quello proposto incrociando i dati dell'Istituto di statistica della Provincia con quelli pubblicati a giugno nel report annuale della Banca d'Italia sull'economia regionale.

Il valore di base è quello dei clienti-famiglia dell'home banking che hanno toccato allo scorso dicembre quota 384.939, a fronte dei 378.273 e dei 365.442 rispettivamente del 2020 e del 2019. Valori in continua crescita, insomma, e ormai altissimi se si pensa che solo nel 2018 i clienti online delle banche che operano in Trentino erano 314.000 e nel 2010 appena 200.000.

Il dato 2021 dice che ormai il 71% dei clienti può operare da remoto e come ulteriore conferma dell'aumento dell'attività via internet va citata l'evoluzione dei bonifici che, come accennato, in due anni hanno registrato un + 13% nella quota di invii telematici. La pandemia ha influito ma la conversione dal canale fisico a quello virtuale è un trend costante.

A questi numeri, va pure associata l'evoluzione del phone banking che alla fine dello scorso anno contava 70.859 contratti attivi. Anche in questo caso la crescita appare continua.Ad aumentare non sono solo i clienti famiglia, ma anche quelli online di enti e imprese. In questo caso si è passati dai 39.532 del 2018 ai 51.497 dello scorso anno, quando per la prima volta questa tipologia di clientela ha superato la soglia dei 50.000 contratti.

Sempre per le aziende, un altro fronte fondamentale che segue i canali online è quello delle transazioni Pos che, tra l'altro, da qualche mese chi vende beni o servizi deve obbligatoriamente mettere a disposizione degli acquirenti. In questo caso, la diffusione degli apparecchi aveva segnato un balzo tra il 2017 e il 2018, passando da 28.237 a 41.013 postazioni.

Segno dunque che in Trentino ci si era già preparati per tempo alle prescrizioni di legge. Si era comunque registrata una successiva flessione nel numero di apparecchi, in parte recuperata già nel 2021, quanto sono tornati ad essere attivi in provincia 39.381 Pos.

La crescita dei servizi online ha tra le conseguenze anche la razionalizzazione della rete di sportelli che rappresentano il presidio fisico degli istituti di credito sul territorio. La principale conseguenza viene dal fatto che è in continua contrazione il loro numero, considerato che negli ultimi tre anni sono scesi dai 410 del 2019, ai 399 del 2020, per toccare i 376 lo scorso anno.

Per valutare l'impatto, può essere utile la percentuale di sportelli ogni 100.000 abitanti che in due anni si è abbassata da 75 a 69. Da considerare, per avere un metro di paragone, che in Alto Adige si è passati da 65 a 62 sportelli per 100.000 abitanti nello stesso periodo. In discesa anche la presenza di bancomat sul territorio trentino che erano 570 nel 2019, 562 l'anno successivo e 538 nel 2021. Proprio nel 2021 sono invece saliti di due unità gli sportelli Bancoposta, ora a quota 186

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