Pandemia / I conti

Aiuti anti Covid per 485 milioni in Trentino Alto Adige: ecco a chi sono finiti

La voce che ha portato il maggior numero di risorse è quella che riguarda i decreti sostegni e sostegni bis che è stato destinato ai soggetti che svolgono attività di impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario che avevano accusato perdite di fatturato tra il 2019 e il 2020

CORONAVIRUS Gli ultimi dati

TRENTO. Attraverso l'Agenzia delle entrate nel corso del 2021 sono arrivati in Trentino Alto Adige contributi per 485,7 milioni di euro a fondo perduto, destinati a sanare o rendere meno pesanti i danni economici provocati dal Covid. Dopo aver fornito nelle scorse settimane un quadro nazionale, il report dell'Agenzia comincia dunque a delineare anche i profili locali dei vari interventi.

Dunque nella nostra regione sono arrivati contributi a fondo perduto per quasi mezzo miliardo, a fronte di una spesa nazionale che ha toccato i 15,3 miliardi, per una percentuale anche superiore a quello che è il peso demografico.

La voce che ha portato il maggior numero di risorse, come avvenuto praticamente in tutto il resto del Paese, è quella che riguarda i decreti sostegni e sostegni bis che è stato destinato ai soggetti che svolgono attività di impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario che avevano accusato perdite di fatturato tra il 2019 e il 2020.

Un'altra cifra sostanziosa è quella arrivata da fondo perequativo, per un totale di 130,5 milioni e che consente di ristorare chi per ricavi e compensi relativi all'anno 2019 non era andato oltre i 10 milioni di euro e aveva registrato un peggioramento del risultato economico d'esercizio per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020 pari ad almeno il trenta per cento rispetto a quello dell'anno precedente.

Scendendo ancora, arrivano i 63,4 milioni che, sempre a fondo perduto, sono stati destinati alle imprese con attività stagionali, mentre per le attività turistiche in senso stretto sono arrivati 13,9 milioni.

Un valore, quest'ultimo, leggermente inferiore ai 15,8 milioni che comprendevano gli aiuti elargiti per quello che era stato definito a fine 2020 il fondo Natale, dedicato essenzialmente agli esercenti che avevano avuto dei danni a seguito delle restrizioni messe in atto all'ultimo momento dal governo nel periodo appunto natalizio.

Per arrivare ai 485 milioni, restano poi gli aiuti decisi su altri capitoli meno significativi, ma che comunque possono aver portato un sollievo a chi ha dovuto fare i conti con chiusure o altri tipi di restrizioni.

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