"Per i treni transfrontalieri tutto complicato a causa di regole da cambiare": appello della Camera di commercio altoatesina
Nell'Unione europea esistono ancora confini nazionali per le ferrovie, barriere che ostacolano la creazione di un vero mercato ferroviario continentale e la relativa offerta per merci e passeggeri
BOLZANO. "All'interno dell'Unione europea esistono ancora confini nazionali per le ferrovie. La politica deve abbattere le barriere regolatorie al traffico ferroviario transfrontaliero, in modo da creare finalmente un mercato ferroviario europeo unico".
Lo afferma Michl Ebner, vicepresidente di Eurochambres e presidente della Camera di commercio di Bolzano, che chiede l'abolizione delle restrizioni nazionali per il traffico ferroviario nell'Ue.
Al contrario di quanto avviene nella circolazione stradale, spiega una nota, in Ue, "i treni devono fermarsi ai confini nazionali ed essere sottoposti a test di frenata (anche se hanno raggiunto il confine senza problemi), il macchinista deve parlare la lingua del relativo Stato membro in cui si trova e gli standard tecnici variano da Stato a Stato, motivo per cui spesso locomotive o treni risultano tecnicamente inaccessibili al traffico internazionale".
"Anche - prosegue la nota - le tracce orarie, cioè le fasce orarie per il passaggio dei treni, sono in gran parte assegnate a livello nazionale. Ciò significa che, ad esempio, un treno dalla Germania all'Italia deve richiedere le fasce orarie ai gestori delle infrastrutture tedeschi, austriaci e italiani" e "non esiste ancora una "patente di guida europea" uniforme per i macchinisti".
"Tutto ciò - sottolinea la Camera di commercio - comporta concretamente un aumento in termini di costo e di tempo e ha forti ripercussioni sulla competitività delle ferrovie. Piuttosto che richiedere costantemente un aumento dei costi del trasporto su strada sarebbe opportuno spingere di più per l'abolizione delle barriere normative per il traffico ferroviario". "Le regioni alpine dovrebbero impegnarsi a fondo per abbattere gli ostacoli normativi al traffico ferroviario transfrontaliero.
Solo in questo modo sarà possibile creare condizioni eque nelle modalità di trasporto ponendo così le basi per un ulteriore trasferimento del trasporto di persone e merci su rotaia", conclude Alfred Aberer, segretario generale della Camera di commercio di Bolzano.