Economia / Cambio

La Gpi si amplia, lascia Trento e si trasferisce alle Casotte di Mori: avremo 350 pendolari in più

Il gruppo informatico di Manzana acquista da Trentino Sviluppo i lotti fra il canale Biffis e l’Adige, con obbligo di mantenere l’occupazione attuale

di Domenico Sartori

TRENTO.  Accordo definito. Gpi spa, il gruppo leader nel software, nelle tecnologie e nei servizi dedicati alla sanità, al sociale e alla pubblica amministrazione controllato dalla holding che fa capo a Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento, trasferirà il suo quartier generale da Trento sud in località Casotte, nel comune di Mori, la più grande area produttiva di nuova edificazione del Trentino.

L'accordo raggiunto, sotto forma di protocollo di intesa, è quello sottoscritto ieri tra Gpi, Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo (la holding di partecipazioni della stessa Provincia, che è proprietaria dell'area) ed il Comune di Mori. L'oggetto è proprio il trasferimento dalla sede di via Ragazzi del 99, a Trento Sud, inadeguata, da anni, dal punto di vista logistico.

Qui, l'azienda della famiglia Manzana, che ha trent'anni di vita alle spalle e registrato una crescita impetuosa negli ultimi anni, soprattutto per investimenti in M&A (acquisizioni di altre aziende) in Italia e all'estero e in ricerca e sviluppo, sta stretta, bloccata nella possibilità di espandersi. Ci sono, tra l'altro, in zona, vincoli insuperabili, legati alla presenza dell'aeroporto.

«Noi» spiega Fausto Manzana, con 10-12 metri quadri per addetto, siamo già al limite del carico antropico permesso dal regolamento». Gpi, per altro, aveva valutato la possibilità di espandersi nei pressi, nel capannone della Glas Vetro Alpin. Ma pure in questo caso si poneva la questione del vincolo aeroportuale. Quindi, trasloco nella grande spianata tra Rovereto e Motìri, alle Casotte.

L'operazione oggetto del protocollo di intesa prevede che il Gruppo Gpi acquisti da Trentino Sviluppo un lotto di oltre 43 mila metri quadrati per costruire un complesso di edifici, sia di tipo produttivo (oltre 5.000 mq destinati alla costruzione di armadi robotizzati per la distribuzione dei farmaci), che di servizio (oltre 7.000 mq destinati a spazi operativi ed aree di accoglienza/collaborazione), confacenti alle necessità del Gruppo.

Quale dimensione abbia, per Gpi, l'investimento nella nuova sede a Mori, non è dato sapere, per ragioni di riservatezza nei confronti del mercato: Gpi, che nel 2020 ha realizzato ricavi di gruppo per 271 milioni di euro, conta oltre 6.100 dipendenti e più di 2.400 clienti distribuiti in più di 60 Paesi, è quotata in Borsa dal 2016 (segmento Aim) ed è passata sul mercato Mta dal 2018. Ed il valore di acquisto del lotto da Trentino Sviluppo? «Poco più di 4 milioni di euro» risponde Manzana.

C'è una volontà che accomuna tutti i soggetti sottoscrittori dell'accordo: «Mantenere» viene spiegato in una nota dell'azienda «sul territorio provinciale il quartier generale di Gpi, società di rilevanza nazionale e internazionale che, se non trovasse nel territorio di origine una soluzione adeguata alla crescita, sarebbe costretta a trasferirsi fuori regione».

C'è un vincolo cui l'operazione trasloco è subordinata. L'intesa siglata, infatti, è condizionata alla modifica, entro il 31 marzo 2022, del Piano attuativo dell'area Casotte in capo al Comune di Mori e alla realizzazione di talune infrastrutture (fibra ottica, marciapiedi, illuminazione pubblica).

Dal punto di vista occupazionale, l'impegno di Gpi è mantenere un organico di almeno 275 Ula (Unità lavorative per anno). Nella sostanza, tutti gli addetti - sono 350 - oggi occupati a Trento sud, dovranno trasferirsi a Mori.

L'accordo prevede inoltre che Gpi prenda in carico le aree in diritto di superficie limitrofe ai lotti di proprietà per realizzare un parcheggio pubblico e gestire il verde. Queste aree, pari a circa 42 mila metri quadri, resteranno di proprietà dell'ente pubblico e Gpi ne garantirà la cura e la manutenzione.

Per le Casotte (26 ettari di cui 20 attrezzati a fini produttivi da Trentino Sviluppo), finalmente, dopo anni di attesa, un altro segnale di vita, che segue al via dato al cantiere Stg di Bolzano (Sicur Tyres Group), che vi investirà una decina di milioni di euro per realizzare su 5.300 metri quadri una nuova fabbrica per la ricostruzione degli pneumatici.

«Per il nostro Gruppo» dice Manzana «disporre di una sede adeguata alle sue necessità è fondamentale: siamo cresciuti tanto in questi ultimi anni e continueremo a farlo. Abbiamo bisogno di spazi maggiori e funzionali alle attività quotidiane dei collaboratori, guardiamo alla qualità degli spazi di lavoro, ai criteri di sostenibilità ambientale e alle interconnessioni, digitali e non solo. Questa intesa è un primo, importante passo nella giusta direzione per il consolidamento e il mantenimento del centro decisionale della nostra realtà su un territorio che tanto ci ha dato».

Tempi? «Trentino Sviluppo deve avanzare le richieste di modifica al piano attuativo entro l'anno. Poi, entro marzo» risponde Manzana «il Comune di Mori dovrà approvare il piano. Noi, intanto, procederemo con la bonifica bellica superficiale e profonda dell'area e con la sua caratterizzazione. Poi, potranno partire i lavori. Prima, trasferiremo la robotica, quindi tutto il resto. Trentino Sviluppo dovrà attrezzare l'area portandovi anche la fibra ottica».

L'accesso alla nuova sede sarà dalla rotatoria davanti alla Cantina sociale "Colli Zugna". E la sede attuale a Trento sud, di proprietà Gpi, che fine farà? «Abbiamo già la richiesta di una azienda, interessata ad insediarsi. L'edificio è in coabitazione con la cooperativa Alpi, che pure ha interesse ad ampliarsi. Alle Casotte, saremo tra il canale Biffis e l'Adige. Quindi ci sarà la massima attenzione per mettere in sicurezza l'area rispetto al rischio idraulico» dice il presidente di Gpi.

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