Economia / I numeri

In Trentino le esportazioni a gonfie vele: +25,6% rispetto a un anno fa, la Germania il mercato principale

I dati elaborati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio. Il manifatturiero al top, per alimenti e bevande una crescita del 18%

TRENTO. Nel terzo trimestre del 2021 le vendite trentine all’estero registrano una crescita sostenuta pari a +25,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, percentuale che si conferma superiore ai livelli raggiunti sia nel Nord Est (+13,0%) sia in Italia (+13,6%).

Con riferimento ai settori produttivi, le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (più del 95% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuire ai “macchinari ed apparecchi” (18,9%), seguono i “prodotti alimentari e bevande” (18,0%), i “mezzi di trasporto” (12,0%), i “prodotti in metallo” e le “sostanze e i prodotti chimici” (entrambi con una quota dell’8,9%). Complessivamente questi cinque settori rappresentano quasi il 67% delle esportazioni provinciali.

Per quanto riguarda le importazioni (+35,3%), al primo posto si collocano “legno, prodotti in legno, carta e stampa” con il 16,8%, seguiti dai “mezzi di trasporto” con (13,1%), “sostanze e prodotti chimici” (11,7%), “prodotti alimentari e bevande” (9,9%) e “macchinari ed apparecchi” (9,4%).

L’Unione europea (27 Paesi) si conferma essere il principale mercato di riferimento per l’import-export della provincia di Trento. Nel terzo trimestre 2021, infatti, ha assorbito il 57,2% delle esportazioni locali e costituisce l’area da cui proviene il 75,5% delle nostre importazioni.

Considerando i singoli Paesi, la Germania rappresenta per il territorio provinciale il mercato verso cui si sono dirette merci per un valore che raggiunge i 178 milioni di euro, pari al 16,7% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 126 milioni di euro (pari all’11,9% delle esportazioni complessive), la Francia con 104 milioni di euro (pari al 9,8%) e il Regno Unito con 97 milioni di euro (pari al 9,1%).

«In linea con quanto anticipato qualche giorno fa dalla nostra indagine congiunturale – ha commentato Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – i dati confermano i buoni risultati conseguiti dalle nostre imprese impegnate sui mercati internazionali. Da parte nostra è doveroso evidenziare che una parte rilevante dell'incremento del valore delle merci esportate è sicuramente effetto del rincaro dei prezzi di molte materie prime e del suo conseguente trasferimento sulle filiere produttive».

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