Contratto peggiorativo: Provincia e sindacati condannano la Sicor
L'assessore Spinelli: "Stigmatizziamo l'azione dell'azienda, che sta agendo in un modo che non possiamo tollerare". Caraba (Fiom): "Comportamenti da bloccare, in un territorio come il Trentino, dove si sono spesi soldi dei contribuenti incentivi alle imprese"
LA LOTTA Nuovi scioperi alla Sicor di Rovereto: l'azienda non rispetta le sentenze del Tribunale
LA STORIA L'azienda disdice anche il contratto nazionale ed è una vicenda che riguarda tutti noi
TRENTO. "La Giunta provinciale di Trento sta pensando di individuare dei provvedimenti normativi che disincentivino le imprese che applichino contratti peggiorativi rispetto a quelli in essere".
Lo ha detto - come riporta una nota della Provincia di Trento - l'assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli, durante l'incontro con i delegati della Fiom-Cgil sulla vicenda riguardante la Sicor.
La giunta provinciale oggi ha incontrato una delegazione di lavoratori della Sicor guidati dalla Fiom Cgil e giunti sotto il palazzo della Provincia in piazza Dante per portare all’attenzione del governo provinciale alcuni comportamenti dell’azienda di Rovereto. Comportamenti giudicati dal sindacato atti a comportare un ulteriore peggioramento della situazione dei lavoratori.
In un colloquio con il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, i rappresentanti dei lavoratori hanno spiegato che dal primo maggio l’azienda ha deciso di applicare il contratto Anpit-Cisal, contratto che economicamente e normativamente è peggiorativo di quello oggi in essere e crea una disparità retributiva tra gli attuali e i futuri assunti. Col rischio, questa la denuncia dei lavoratori, che tale precedente crei un danno a tutto il sistema delle relazioni sindacali provinciali e una corsa al ribasso sui salari in Trentino.
Sicor, lavoratori di nuovo davanti ai cancelli
Questa mattina, 17 marzo, operai e impiegati della Sicor hanno nuovamente incrociato le braccia, uscendo dallo stabilimento e venendo accolti da rappresentanti delle aziende metalmeccaniche di tutta la provincia.
"Stigmatizziamo l'azione dell'azienda, che sta agendo in un modo che non possiamo tollerare. La nostra è una presa di posizione necessaria per tutelare il buon nome del Trentino e la qualità dei rapporti lavorativi, industriali e sindacali all'interno del nostro territorio. Siamo per il rispetto delle regole e per la garanzia che chi lavora in Trentino, a partire dalle giovani generazioni, possa trovare, grazie all'autonomia, condizioni di lavoro qualitativamente migliori", ha aggiunto Spinelli.
La delegazione dei lavoratori guidata da Aura Caraba, funzionaria della Fiom Cgil che segue la vicenda Sicor, ritiene importante il colloquio con i rappresentanti della Provincia e chiede ancora più attenzione alla questione.
“In un territorio come il Trentino, dove si sono spesi soldi dei contribuenti trentini per politiche incentivanti e di attrazione di imprese, lo spirito deve rimanere quello di arginare qualsiasi comportamento lesivo della dignità dei lavoratori, come quello di proporre contratti con minor retribuzione e condizioni normative peggiori. La politica ha un ruolo fondamentale nel monitorare tali situazioni, in particolar modo ciò che avviene in Sicor per evitare la corsa al ribasso su diritti e salari. Ci attendiamo quindi delle azioni che vadano in tal senso" conclude Aura Caraba.