L'allarme degli artigiani trentini: “Rincari eccezionali e ingiustificati, a rischio la ripartenza”
Secondo i dati forniti dal presidente dell’Associazione provinciale di riferimento, negli ultimi giorni sono arrivate diverse segnalazioni di aumenti dei costi delle materie prime, tra cui materie plastiche (+20%), profilati in ferro zincati (+40%), profilati neri (+25%), zincatura (+30%), legno da imballaggi (+40%), calcestruzzo e di altre materiali da costruzione (+22%)
TRENTO. Rilancio a rischio. È il grido d’allarme degli artigiani del Trentino,
"Sono numerose le realtà produttive – spiega il presidente dell’Associazione provinciale che li rappresenta, Marco Segatta – che rischiano di vedere la loro situazione, già in forte sofferenza nell'ultimo anno a causa dell'emergenza sanitaria, ulteriormente aggravata”. E prosegue: “Gli eccezionali e per certi versi ingiustificati aumenti riscontrati nel recente periodo, infatti, rischiano non solo di frenare il mercato futuro della riqualificazione degli immobili, ma anche di avere pesanti conseguenze sulle imprese che attualmente stanno eseguendo lavori, per conto di soggetti pubblici o privati, in forza di contratti stipulati in precedenza”.
Secondo i dati forniti da Segatta, negli ultimi giorni sono arrivate diverse segnalazioni di aumenti dei costi delle materie prime, tra cui materie plastiche (+20%), profilati in ferro zincati (+40%), profilati neri (+25%), zincatura (+30%), legno da imballaggi (+40%), calcestruzzo e di altre materiali da costruzione (+22%), ferro da calcestruzzo (+20%), bitume (+12%).
"Questi rincari eccezionali e ingiustificati, alcuni posti in essere da operatori economici che intendono profittare della ripartenza, rischiano di frenare non solo il mercato immobiliare, ma in generale la tanto auspicata ripresa complessiva", conclude Segatta.