Euleria cresce anche grazie alla pandemia da Covid-19
Il distanziamento sociale e le altre misure per contrastare la pandemia hanno fatto “volare” la riabilitazione a distanza
TRENTO. Euleria cresce anche grazie alla pandemia da Covid-19. Perché Euleria realizza, mettendoli a disposizione di professionisti della salute e pazienti, due strumenti per la riabilitazione fisica. Uno per le sedute presso i centri di fisioterapia (Riablo); l'altro per la riabilitazione da remoto (Kari). E, trainata dalle prospettive di crescita, per la startup innovativa trentina, fondata da Davide Tacconi (amministratore delegato) e Roberto Tomasi (presidente e responsabile tecnico), ad un anno dalla sua costituzione come srl, ci sono due novità di rilievo: un aumento di capitale di 300 mila euro, sottoscritto da un nuovo socio, A|impact - Avanzi Etica Sicav Euveca spa, fondo di investimento a impatto autorizzato da Bankitalia; la contestuale trasformazione di Euleria in una società benefit, con una modifica dello statuto.
All'orizzonte, una terza novità: lo spostamento della sede, dal Polo Tecnologico di via dei Solteri, a Trento, al polo della Manifattura Tabacchi di Rovereto, nel giro di un paio di mesi. Euleria è un caso di successo sul terreno della innovazione e ricerca scientifica, sviluppatosi anche grazie al "sistema" trentino. Ha avuto il sostegno di Bio4Dreams spa, partecipata dalla finanziaria trentina Isa spa, oltre che di Biovalley Investments Partners - Bip spa.
È stata premiata da Sparkasse come migliore startup del 2020 e ha ottenuto il supporto, decisivo nello sviluppo commerciale, della Fondazione Caritro, attraverso la Fondazione per la valorizzazione della ricerca trentina (VRT). Il capitale sociale (40.375,00 euro) di Euleria, oggi, vede dunque la presenza dei due fondatori, Tacconi e Tomasi (31,58% ciascuno), Bio4Dreams (17,96), Bip (9,29), Avanzi Etica Sicaf Euveca (7,12) e altri quattro soci minori: Francesco Vian, Flavio Calva, Marta Galeotti ed Enrica Di Sipio. A|impact - Avanzi ha inoltre un'opzione per ulteriori investimenti, fino ad un milione di euro. Il prodotto originario era Riablo, per la sola riabilitazione del paziente in clinica, implementato nel tempo da un'altra startup, CoRehab.
Oggi, il prodotto di punta che attira investitori e promette sviluppi interessanti è però Kari, il dispositivo medicale per la sola riabilitazione da remoto. Euleria, che nella sede in via dei Solteri occupa 16 addetti, quasi tutti ingegneri, programmatori e ricercatori, mette a disposione del paziente un kit (tablet, fascia e sensori inerziali), che garantisce la sua riabilitazione da remoto, standosene a casa, monitorato a distanza dal professionista di riferimento, fisioterapista o dottore in scienze motorie.
Per lo sviluppo del progetto Kari4Covid19, questo il nome per esteso, Euleria ha avuto il supporto, oltre che della Fondazione VRT, anche di Fbk. Tra i centri e le cliniche che attualmente usano Kari per riabilitare da remoto i pazienti, ci sono il Centro Franca Martini di Trento (dal maggio 2020), FisioBlu di Zanè, il Centro diagnostico italiano di Milano, Flexor Lab di Perugia, il CS F-Medical Group di Frosinone, Fisiokinesis di Varese.
Il valore dell'impresa ha portato all'ampliamento della mission, con l'obiettivo di generare appunto valore sociale e ambientale. E questo spiega il "matrimonio" con A|impact, veicolo di investimento creato da Avanzi, cui nel 2020 si è unita Etica Sgr, per supportare lo sviluppo e la crescita di Pmi e startup che generino un impatto sociale, ambientale e culturale.