Un pass vaccinale per salvare il turismo trentino Barbacovi: "Crollo dei turisti provenienti dall'estero, dobbiamo pensare alle riaperture in sicurezza"

TRENTO - “A livello turistico la nostra regione è da sempre legata ai visitatori provenienti dall’estero. Essendo un territorio di confine abbiamo sofferto particolarmente la mancanza di turisti stranieri, un vuoto pesante che purtroppo non è stato compensato dalla positiva svolta vacanziera patriottica degli italiani”.

Questo il commento del presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi rispetto alla proiezione della Coldiretti su dati Bankitalia ad un anno dal primo lockdown. L'emergenza Covid ha tagliato di circa 26 miliardi le spese dei viaggiatori stranieri in Italia che crollano di quasi il 60% nel 2020 rispetto all’anno precedente e toccano il minimo da almeno venti anni per effetto delle restrizioni adottate alle frontiere per combattere la pandemia. 

“Così come il Trentino Alto Adige –spiega il direttore di Coldiretti Trentino Alto Adige Enzo Bottos- tutta l’Italia è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 57 milioni di viaggiatori stranieri che durante l’ultimo anno hanno dovuto rinunciare a venire nel Belpaese per effetto delle limitazioni agli spostamenti e per le preoccupazioni sulla diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Italia grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché i visitatori da paesi europei hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa. Anche gli oltre 24mila agriturismi nazionali sono stati penalizzati trattandosi di luoghi in cui gli stranieri rappresentano un’importante percentuale degli ospiti”.

La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per le mancate spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. “Non è un caso – continua Bottos - che nel 2020 a far registrare il risultato più negativo nei consumi sono stati gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2% seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%”.

Alla luce delle difficoltà per la ripresa dei contagi a Pasqua, il green pass vaccinale che consente gli spostamenti tra Paesi dell’Unione Europea potrebbe salvare l’estate degli stranieri in vacanza in Italia secondo la Coldiretti che evidenzia l’importanza della presentazione da parte della Commissione europea il prossimo 17 marzo della proposta legislativa per un Digital green pass con l’obiettivo di consentire gradualmente agli europei di muoversi in sicurezza all’interno o all’esterno dell’Ue, per lavoro o turismo.

“E’ importante – aggiunge Barbacovi - che con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere si proceda anche alla ripartenza delle attività di ristorazione a pranzo e cena, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Il cibo infatti è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche”.

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