Mele, il Trentino torna sopra le 500.000 tonnellate e le vendite crescono del 35%

Le mele trentine fanno segnare un anno positivo. Non solo si torna sopra le 500.000 tonnellate prodotte (il 13% in più rispetto alle circa 480.000 del 2019), ma anche le vendite sono in forte crescita. Lo segnala Assomela. A livello regionale, perde un po' di terreno l'Alto Adige, colpito in alcune aree da gelate primaverili e grandinate, mentre torna ai livelli degli anni precedenti la produzione del Trentino. Si rialza anche la produzione in Veneto ed in Lombardia. Cala, anche in questo caso a causa di eventi metereologici avversi, la produzione dell'Emilia, mentre fa segnare un record la produzione piemontese, ormai la seconda per importanza dopo quella del Trentino-Alto Adige.

A livello varietale, si conferma un record produttivo per la Gala – con 338.618 tonnellate – mentre è in evidente ribasso la produzione di Golden, con un -6% rispetto al passato raccolto. Si rialza, ma rimane sotto la media, la produzione di Red Delicious; torna a livelli produttivi nella media anche la Granny Smith. Cresce rispetto allo scorso anno, ma rimane al di sotto della media, pure la Fuji. Fanno registrare raccolte record anche la Cripps Pink e tutte le cosiddette «nuove varietà», che superano quota 100.000 tonnellate.

Si confermano per tutte le cultivar ed in tutte le aree produttive buoni calibri e una generale buona qualità del prodotto. Come stimato in novembre, la quantità di merce destinata al mercato fresco, si attesta a poco più di 1,8 milioni di tonnellate – valore inferiore alla media delle ultime stagioni. Rivista leggermente a rialzo anche la produzione del biologico, che sfiora le 190.000 tonnellate.

I dati di vendita di novembre confermano la dinamicità del mercato rilevata già all'inizio del mese, con un decumulo particolarmente consistente, in particolare per la varietà Gala. Buone vendite si registrano anche per la Golden. Procedono regolarmente, anche se più lentamente, le vendite di Red Delicious e di Granny Smith. Soddisfacenti le vendite anche per Fuji e Braeburn. In generale, le vendite cumulate da inizio stagione sono superiori alle 500.000 tonnellate, superiori del 35% rispetto allo scorso anno. Le giacenze al primo dicembre sono di conseguenza tra le più basse registrate a 1.364.135 tonnellate. Il mercato interno e quello europeo sono piuttosto ricettivi, così come i mercati extra-Ue, inizialmente partiti con maggiore calma – fanno registrare buone performance l'India, il Medio Oriente ed i paesi Sudamericani, vista anche la minore disponibilità di prodotto statunitense.

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