Allentare, ma con giudizio Fugatti fra voglia di riaprire e "lockdown" casalingo

I dati sanitari ci dicono che in Trentino si consolida la curva in discesa per i contagi ed i decessi da Covid. Ed è inevitabile che la giunta provinciale inizia a pensare alla ripresa delle attività. In conferenza stampa - ieri sera - Maurizio Fugatti ha parlato anche di questo, chiedendo ancora un po’ di pazienza sul versante domestico («almeno fino alla fine di aprile»), e spiegando che la riapertura dei cantieri servirà a «vedere come va» sul versante dei contagi. Insomma, una prova generale.

La prova decisiva verrà con lo screening a tappeto sui cinque comuni "controllati" dove il contagio è più forte. Da oggi inziieranno i questionari, poi si passerà agli esami sierologici ed ai tamponi incrociati. «Agiremo con tamponi e test veloci: i cosiddetti EGM o ed EGG... che portano la persona controllata ad avere la cosiddetta patente di immunità; abbiamo 15 mila kit che stiamo sperimentando. Ci viene chiesto dalle categorie di intensificare i controlli, noi ci proviamo di metterne a disposizione il più possibile» ha detto.

Su questo ha parlato anche il dottor Ruscitti, dirigente della Sanità Pubblica: «Non c'è una percentuale di contagiati che si ritiene sicura, e non è un dato interessante. A noi interessa conoscere le positività, e lo faremo nei comuni più a rischio, su 7 mila residenti, con i test EGG e EGM; in base al numero di contagi e immuni che hanno, soprattutto con il EGG, potremo vedere quanti non sono più infettabili». Inoltre anche il Trentino <partecipa ad uno screening più vasto, dell'Istituto Superiore di Sanità, su 150 mila italiani; da noi verrà fatto su 3 mila trentini, che non rientrano nei 7 mila di cui parlavo; per testarli a random, per vedere la postitività»,

Di scadenze ha parlato Fugatti quando gli è stato chiesto quali saranno i prossimi allentamenti. «Io credo che la giunta ha dovuto scegliere se allentare prima le restrizioni sulla vita privata o sull’economia, e noi abbiamo deciso di farlo sui cantieri. Chiaro che - ha detto il presidente - se i dati sono buoni come quelli di oggi, si potrà parlare sicuramente di un allentamento delle restrizioni, ma attendiamo ancora qualche giorno, direi fino a fine aprile. I trentini sono stati bravissimi e responsabili, contiamo ancora su di loro».

Le domande del pubblico, nella conferenza stampa, hanno riguardato anche cose molto semplici: perchjé non si può andare nei boschi, che sono deserti e dove la possibilità di contagio è nulla? E i bambini? Non è possibile lasciarli circolare? «Queste - ha replicato Fugatti - potranno essere le prime cose che potremmo prendere in considerazione quando decidessimo di allentare le misure. Ma vorrei dire che sulle restrizioni, non è che siamo contenti di fare questo, però dobbiamo essere responsabili. Prendiamoci ancora qualche giorno».

Altra domanda ha riguardato gli autobus: come si farà, un domani, a rispettare il distanziamento sui mezzi? «Certo questo è un problema: servirà aumentarli e farli viaggiare con meno passeggeri? La vita che avremo di fronte - ha detto il presidente - comporterà anche una attenzione del servizio pubblico a mettere in campo più risorse, ma non sono infinite. Il tema è complesso, ma certo, meno persone dovranno viaggiare sugli autobus. E quindi questo è anche un tema finanziario».

Il problema della finanza e degli aiuti è ancora attuale. Durante la diretta della conferenza stampa, sono giunte diverse segnalazioni di persone che sono in difficoltà nel mondo imprenditoriale, artigianale e delle partite Iva. Dicono: finora ci è stato messo a disposizione un mutuo agevolato, cioè un debito. Ma fateci lavorare.

Per Fugatti «Il Trentino è una delle poche regioni d’Italia che ha deciso di partire con i cantieri all’aperto, è la cosa forse meno rischiosa di quelle che si possono pensare per iniziare la fase 2; non è successo dappertutto. E’ un primo passaggio, e ringrazio le categorie che ci hanno assicurato che tutto avverrà nel rispetto delle disposizioni».

Perché, ha detto Fugatti, «serve la garanzia della tutela della salute del lavoratore su quei cantieri. Oggi ho visto il Prefetto e su questo Commissariato di Governo e Provincia faranno una serie di forti controlli su queste attività che riaprono: abbiamo dato una possibilità, magari a livello nazionale lo faranno dopo, ma serve rispetto delle regole e responsabilità, lo devo dire. C’è il problema dei pasti dei lavoratori: l’invito è fare accordi con ristoranti per fare la consegna a domicilio nei cantieri per i pasti».

E poi «La giunta provinciale - l’ho detto in Consiglio provinciale - vuole fare interventi a fondo perduto per imprese, lavoratori autonomi e professionisti. Saranno poi previsti incentivi per mettere in sicurezza sanitaria i locali dove si opera.
Infine si attiveranno Consorzi, reti di aziende o anche acquisizioni di imprese in difficoltà. Verrà poi ampliato il finanziamento del plafond bancario di rifinanziamento per le imprese».

Niente da fare, invece, per chi ha un orto nella seconda casa o comunque fuori dal Comune di residenza: «Sugli orti - ha detto Fugatti - abbiamo deciso: uno ci può andare solo se è nel suo comune, se ne ha un altro in un altro comune non si può».

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