Accordo con le banche creditrici La Vis verso il rientro in Cavit

di Francesco Terreri

L’accordo con le banche creditrici è stato raggiunto. Mancano pochi passaggi e, probabilmente entro l’anno, andrà a concludersi l’operazione che riporta la cantina La Vis nel consorzio Cavit.

Verranno cedute a Cavit le società industriali e commerciali del gruppo lavisano, Casa Girelli, Cesarini Sforza Spumanti e Glv. Il valore su cui si sta lavorando si attesta fra i 30 e i 35 milioni di euro. In questo modo verrà drasticamente abbattuto il debito accumulato da La Vis, pari a 48 milioni tra banche e Isa. Alla cantina resterà praticamente solo il debito verso i soci.

La Vis rientrerà in Cavit tredici anni dopo l’uscita traumatica nel 2006 e tornerà ad essere cantina sociale con un ruolo di valorizzazione dei prodotti del territorio lavisano e della Val di Cembra.

Cavit ha appena chiuso i conti 2018-2019 con oltre 191 milioni di fatturato e 5,1 milioni di utile netto, portando così il patrimonio netto a 90 milioni. Il consorzio ha quindi le spalle larghe per acquisire le società spumantistiche e commerciali e sostenere il rientro di La Vis senza il peso dei debiti finanziari. Con il rientro della cantina lavisana, nascerà un polo vitivinicolo da 250 milioni di giro d’affari.

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