Delegazione trentina visita i colossi dell'industria cinese

La sede del colosso delle telecomunicazioni Huawei di Chengdu è stata una delle tappe della visita della delegazione politica ed economica trentina in Cina.

Il sistema Trentino si è presentato inoltre al Dipartimento dell’istruzione del Sichuan, provincia di 90 milioni di abitanti che manifesta interesse per l’apertura di corsi di lingua e cultura italiana sul proprio territorio, accrescendo la cooperazione con l’Università di Trento (con cui sono già stati avviati da tempo dei contatti, anche attraverso studenti studenti cinesi che hanno studiato nell’ateneo tridentino), e al Dipartimento della scienza e della tecnologia, che nel 2014 ha siglato un accordo con il Cnr italiano.

Visitati anche i giganteschi parchi tecnologici Tianfu dove hanno sede, oltre ai centri di ricerca cinesi, completi di alloggi per il personale e le proprie famiglie, anche alcune delle maggiori sigle mondiali nel campo dell’innovazione, dove Foxconn assembla il 50% dei laptop (circa 40 milioni), dove ha sede Ali Baba.

«Noi - spiegano gli assessori provinciali Sara Ferrari e Carlo Daldoss, che hanno guidato le delegazioni in visita nel Sichuan, data l’assenza del presidente Ugo Rossi - vogliamo esserci con la consapevolezza che i nostri numeri non sono minimamente comparabili con quelli cinesi, ma che il Trentino ha delle eccellenze che possono incontrare l’interesse di nuovi partner in questa parte dell’Asia.

E questo sia sul versante dell’alta formazione e della ricerca - Università, Fondazioni Mach e Kessler - sia sul versante delle imprese. Potendo magari presentare a nostra volta alcune caratteristiche peculiari del nostro modello di sviluppo che in Cina possono rappresentare una novità, come quella della cooperazione».

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