Intervista

Tananai: "Per me il pubblico ormai è una famiglia allargata"

Parla l'artista milanese che con la sua canzone “Bella Maddonina” scala le classifiche del momento: stasera, 4 luglio, sarà protagonista del Trento Live Fest alla Music Arena, con open act affidato agli Eugenio in via di Gioia

di Fabio De Santi

TRENTO – La sua “Bella Maddonina” è una delle hit del momento e sta confermando il successo del singolo ballad “Alibi”. Lui è Alberto Cotta Ramusino,in arte Tananai, headliner della serata odierna, 4 luglio, del Trento Live Fest alla Trentino Music Arena (inizio ore 21).

Tananai sarà on stage per la parte estiva del suo “Calmocobra Tour” legato al suo ultimo lavoro certificato disco di platino. Di questo live abbiamo parlato con il cantautore milanese che ci racconta anche “Bella Maddonina”un brano che si distingue dal classico tormentone grazie a sonorità che gli sono estremamente familiari, portando un sound caratterizzante che esprime l’estro personale del musicista.

Tananai, quali forme avrà il tuo tour estivo che farà tappa a Trento?

“Voglio che sia un tour divertente, che faccia ballare, un’esplosione di colori”.

Qual è l’aspetto che ti diverte di più nella dimensione live, nel contatto con il pubblico?

“Mi piace la condivisione, il sentirmi a casa. Il pubblico ormai è una famiglia allargata, mi capita anche spesso di rivedere volti più e più volte ai live e si crea quel senso di familiarità che è molto bello, mi fa sentire a mio agio”.

Hai mai qualche timore prima di salire on stage?

“In realtà no, proprio perché ho costruito un certo tipo di rapporto con chi mi viene ad ascoltare so che, come salgo sul palco c’è tanto affetto e tanta comprensione”.

“Parliamo del tuo ultimissimo singolo “Bella Madonnina”: da dove l’idea di questa canzone ed è un omaggio a Milano o c’è anche dell’altro?

“Bella Madonnina nasce da una serata di anni e anni fa, in cui mi sono trovato in giro per Milano senza telefono, senza amici, senza soldi, non potevo neanche prendere un taxi per tornare a casa e la metro era già chiusa. Quindi mi sono fatto compagnia immaginando di parlare con la Madonnina del Duomo. È una canzone che nasce da un’esperienza personale, l’omaggio a Milano è intrinseco nel titolo, ma parla a tutti, ognuno la interpreta come vuole!.

“Alibi” invece è un pezzo decisamente più morbido e personale: quale significato ha per te?

“Per me è semplicemente uno sguardo onesto sulle difficoltà di una relazione, che non è mai semplice e si devono affrontare insieme gioie e difficoltà, compreso il momento in cui si capisce che forse non si è fatti l’uno per l’altro”.

Due singoli che mostrano due anime molto diverse di Tananai direi malinconico e riflessivo da una parte più diretto dall’altra: ti senti più uno o l’altro in questo momento?

“Sono entrambi, sempre. Sono due parti di me che mi appartengono e si alternano continuamente”.

Quanto sei lontano oggi, parlo dal punto di vista artistico, dal Tananai degli esordi di Not for Us?

“Beh direi che mi sono evoluto, ho acquisito consapevolezza, conoscenze, anche tecniche. Questo sicuramente porta a un upgrade a livello artistico e mi permette di sperimentare con più naturalezza, perché ho maggiore comprensione dello strumento che uso. 

Soddisfatto del successo da disco di platino del tuo ultimo album “Calmocobra”?

“Molto, è un disco che significa tanto per me e vedere che sia così apprezzato non può che farmi piacere.

Stai già pensando ad un nuovo disco o è troppo presto per parlarne?

“Continuo a scrivere, come sempre, ma adesso voglio concentrarmi su quest’estate, divertirmi con chi verrà ai live”.

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