Cinema

Cannes, Palma d'oro all'iraniano Jafar Panahi per il film "Simple Accident"

La giuria presieduta da Juliette Binoche sceglie la pellicola girata in clandestinità dal cineasta che era stato anche incarcerato dalle autorità di Teheran. Il Grand Prix, il secondo per importanza, è stato vinto da Sentimental value di Joachim Trier. Migliori attori Wagner Moura e Nadia Melliti

CANNES - La Palma d'oro del 78° Festival di Cannes assegnata dalla giuria presieduta da Juliette Binoche è stata vinta dal regista iraniano Jafar Panahi per a Simple accident.

"Ciò che deve arrivare, arriva da Dio prima o poi", questa una delle frasi chiave di Simple accident, film girato in clandestinità.

Prima considerazione su questo film: gli iraniani sono un po' napoletani facendo diventare, con la loro fantasia, un limite un'opportunità. Non potendo infatti girare liberamente i loro film, causa censura, hanno spesso avuto come unico set un'auto e questo di Panahi non è affatto diverso, anzi è il capolavoro del genere.

In un furgone bianco trovano infatti posto allo stesso tempo: il proprietario-conducente, una coppia di sposi, la loro fotografa, un uomo senza una gamba chiuso in un baule e un altro uomo animato da troppa voglia di vendetta.

In questa dark-comedy, che avrà la distribuzione italiana con Lucky Red, la più dura verso il regime iraniano girata da Panahi, tutto parte dal caso. Il proprietario di un furgone investe un cane e si ferma in un'officina per far riparare il suo mezzi e qui riconosce un feroce aguzzino che aveva incontrato in carcere.

Lo cattura per eliminarlo, ma a un certo punto è preso dal dubbio: è davvero lui? Così vai in giro per Teheran alla ricerca dei suoi compagni di sventura, da qui la loro presenza sul furgone. 

Ora questa sorta di armata Brancaleone animata da vendetta che si aggira per le strade di Teheran non manca a un certo punto di incontrare due buffi poliziotti che, dopo una superficiale ispezione del furgone, chiedono un 'sostegno' in denaro alla polizia e di fronte all'assenza di liquidito tirano fuori il Pos. Comunque un gruppo di vittime alla ricerca di vendetta, ma ancora piene di quella stessa generosità che le ha rese tali.

"Una delle caratteristiche del popolo iraniano è il suo umorismo - dice il regista -. Il regime ha cercato per oltre quattro decenni di imporre agli iraniani tragedia, lacrime e sofferenza, ma gli iraniani producono sempre umorismo e battute. Per me, questo è un segno della mentalità iraniana".

Riguardo la sua personale esperienza in carcere dice: "La prima volta sono stato messo in prigione per quindici giorni, ma per la maggior parte del tempo in isolamento, quindi non è stata davvero un'esperienza collettiva. La seconda volta è stato diverso perché ero nella sezione generale con trecento prigionieri, la maggior parte dei quali lì per motivi finanziari o di altro tipo. Questa non è comunque la mia esperienza personale, ma di tutte quelle persone che per quattro decenni sono state in cattività e maltrattate dalle autorità".

Sulla sua attuale situazione il regista dice a Screen: "Ora le sentenze che mi vietano di fare film e viaggiare, dopo quindici anni, sono state revocate. Anche se non sono più bannato, non è cambiata molto la mia situazione attuale. Ho dovuto ancora lavorare illegalmente. Ho dovuto ancora avere questa segretezza intorno al mio lavoro, per avere un cast e una troupe molto limitati. Non voglio comunque fare il tipo di film che vogliono che faccia ma quelli che sento necessario fare".

I PREMI

Il premio al migliore attore è andato a Wagner Moura per O Agente secreto, di Kleber Mendoca Filho.

La Palma d'oro per il miglior cortometraggio è stata vinta da I'm Glad You're Dead Now di Tawfiq Barhum.

La Camera d'or, il premio per la migliore opera prima, assegnato dalla giuria presieduta da Alice Rohrwacher, è stato vinto dal film The president's Cake diretto dall'iracheno Hasan Hadi, al suo debutto alla regia.

Il premio per la Migliore sceneggiatura con Juliette Binoche presidente di giuria, è stato vinto da Jeunesse Meres di Luc e Jeanne-Pier Dardenne.

Il Premio speciale, assegnato dalla giuria è stato vinto da Resurrection di Bi Gan.

Il premio per la migliore regia  con la giuria presieduta da Juliette Binoche, è stato vinto da Kleber Mendonca Filho per il film O agente secreto.

Il premio alla migliore attrice è andato a Nadia Melliti per il film Le petit dernier di Hasfia Herzi.

Il Grand Prix, il secondo per importanza dopo la Palma d'oro, è stato vinto da Sentimental value di Joachim Trier

La Palma d'oro assegnata dalla giuria presieduta da Juliette Binoche è stata vinta da Jafar Panahi per a Simple accident.

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