San Marino in finale all'Eurovision Song Contest con Gabry Ponte e "Tutta l'Italia"
Hanno già un posto in finale i "Big five": Italia con Lucio Corsi, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito; oltre alla Svizzera, Paese ospitante. Ci sono anche Kolë Laça e Beatriçe Gjergji' per l'Albania che da anni vivono nel nostro Paese
BASILEA - I primi dieci finalisti dell'Eurovision 2025 sono stati scelti ieri sera a Basilea, al termine di uno spettacolo con effetti visivi spettacolari e qualche sorpresa. Qualificato anche San Marino, con Gabry Ponte.
Avanzano poi alla sfida di sabato Albania, Estonia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, San Marino, Svezia e Ucraina. Non hanno invece ricevuto voti sufficienti Azerbaigian, Belgio, Croazia, Cipro e Slovenia. Domani la seconda semifinale.
Hanno già un posto in finale i "Big five" Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito; oltre alla Svizzera, Paese ospitante.
All'Eurovision Song Contest non c'è dunque solo l'Italia di Lucio Corsi a evocare il Belpaese. C'è l'estone Tommy Cash con la sua Espresso Macchiato, ci sono Kolë Laça e Beatriçe Gjergji' per l'Albania che da anni vivono nel nostro Paese, c'è Mariana Conte per Malta, con padre italiano.
E soprattutto c'è Gabry Ponte, "con la bandiera di San Marino e i colori dell'Italia". Il dj e producer è pronto a far ballare il pubblico con Tutta l'Italia (il jingle dell'ultimo Festival di Sanremo), quarto a livello globale per Spotify tra gli ascolti dei brani all'Eurovision Song Contest, ospitato a Basilea.
"Sono molto contento dell'accoglienza anche internazionale che ha ricevuto il brano. Ma non credo sia un fattore che influisce sulla gara: siamo all'interno di un contest con diversi fattori. Non c'è solo la musica, i numeri, ma anche la performance. E noi abbiamo messo in piedi una rappresentazione che rispecchi il mood del pezzo. Una festa da ballare, per portare un po' di italianità in Europa. E dato che c'è tanta Italia, ed è un buon momento per noi, statisticamente sembra più facile portarla sul podio".
Il suo brano piace, in Italia è già tormentone, "forse perché si parla di Italia ma è metafora. La chiave fondamentalmente è ironica. Cito anche Craxi, ma senza implicazioni politiche o storiche: è stato una figura importante e ogni Paese, nel bene e nel male, ha vissuto momenti più luminosi e momenti più bui nella sua storia, ha tratti allegri e altri più grotteschi", spiega. Dalla vittoria, Gabry Ponte dice di non essere particolarmente ossessionato, "il mio obiettivo è fare un bello show".
Oggi seconda giornata del festival di Cannes, con Tom Cruise. Ieri palma d'oro onoraria a Robert De Niro, che attacca Trump: noi artisti "rappresentiamo una minaccia per i fascisti", dice l'attore Usa.