Spettacoli / Cinema

Oscar, in trionfo il film indipendente "Anora" di Sean Baker

Ecco tutti i premi della cerimonia svoltasi al Dolby Theatre di Los Angeles, nessun riconoscimento per l'Italia. Vince alla grande,  con cinque statuette su sei nomination, dopo la Palma d'oro di Cannes 2024 e innumerevoli altri riconoscimenti, il film low budget, con attori praticamente sconosciuti, simbolo del cinema indipendente americano: il 53enne regista lo ha anche sceneggiato, co-prodotto e montato. Una commedia divertente, storia d'amore e dramma che è già stato paragonato ad una "Pretty Woman" aggiornata agli anni venti del duemila

ROMA

NEW YORK - L'Oscar per il migliore film alla 97/a edizione dei premi è andato ad Anora di Sean Baker. La statuetta va ai produttori Alex Coco, Samantha Quan e allo stesso Sean Baker.

"L'abbiamo fatto con pochi soldi ma con tutto il cuore", ha detto la producer di Anora, Samantha Quan, accettando il premio per il miglior film agli Oscar 2025. Il dramedy sulla sex worker di Brooklyn ha vinto in tutto cinque Oscar, quattro per Sean Baker e uno per Mikey Madison migliore attrice protagonista. Era stato presentato in prima mondiale a Cannes 2024 dove ha vinto la Palma d'oro.

Con il miglior film agli Oscar dove ha dominato con cinque statuette su sei nomination, che segue la Palma d'oro di Cannes 2024 e innumerevoli altri riconoscimenti avuti dalla premiere sulla Croisette a maggio ad oggi, il film Anora di Sean Baker è il trionfatore assoluto, tra l'altro tornato in sala da due settimane in Italia con Universal.

Non è un blockbuster, è piuttosto una produzione low budget, con attori praticamente sconosciuti, simbolo di cinema indipendente americano: il 53enne regista lo ha anche sceneggiato, co-prodotto e montato. Insomma il trionfo dell'indie su produzioni kolossal, cast stellari, intelligenza artificiale tra gli effetti speciali. Per questo il successo di Anora fa ancora più notizia, sebbene l'aver vinto tutti i premi delle associazioni di categoria (produttori, registi, attori) aveva fatto capire dove stava girando il vento, almeno per quest'anno.

Il film mette in scena una commedia divertente, storia d'amore e dramma che è già stato paragonato ad una Pretty Woman aggiornata agli anni venti del duemila. Al centro c'è Anora detta Ani (Mikey Madison), giovane sex worker di Brooklyn, che si ritrova per soldi da un giorno all'altro escort per un cliente giovanissimo e ricchissimo: Yvan detto Vanja (Mark Eidelstein), figlio di un oligarca russo, abituato a vivere in un fiume di soldi e a godersela in una villa blindata da mille e una notte tra sesso, alcol e droga.

La storia va avanti raccontando la vita nella casa a tre piani con guardie del corpo al seguito. Vanja offre ad Ani 15.000 dollari per una settimana di compagnia, ma poi il ragazzo si innamora o meglio si incapriccia di Anora e la sposa a Las Vegas. E lei pur sulle difensive è coinvolta.

E qui entrano in scena i russi che, non senza stereotipi e con effetti comici, si muovono pesantemente per azzerare la relazione seguendo le direttive telefoniche del padre e della madre del ragazzo furibondi a Mosca. Il matrimonio va annullato e ci pensano i criminali da operetta, capeggiati da un sacerdote armeno ortodosso (Karen Karagulian) e con in squadra anche Jurij Borisov e Vače T'ovmasyan, pazzoidi gorilla.

Oscar, 5 premi per Anora Italia a bocca asciutta

La pellicola di Sean Baker aveva 6 nomination. Isabella Rossellini battuta da Zoe Saldana

"È importante analizzare cos'è il lavoro sessuale in questo momento e come si applica alla società capitalista. È un lavoro che dovrebbe essere rispettato e allo stesso tempo depenalizzato e non regolamentato in alcun modo, perché riguarda il corpo di una prostituta e sta solo a lei usarlo per il proprio sostentamento", aveva detto Sean Baker che sul palco del Dolby Teatre ha voluto rivolgersi alla comunità dei sex worker che ha illuminato con Anora, "questo premio lo condivido con voi".

Miglior attrice protagonista Mikey Madison per Anora

Mikey Madison è stata la sorpresa della Notte degli Oscar 2025 perché anche se negli ultimi giorni era salita nelle quotazioni, non era facile immaginare che una giovane attrice di appena 25 anni battesse Demi Moore che tutti davano per vincente, superando anche le altre oustsider Fernanda Torres, Karla Sofia Gascon e Cynthia Erivo. Invece proprio come nella favola che interpreta è stata la Cenerentola Mikey Madison ad alzare la statuetta, migliore attrice protagonista di Anora di Sean Baker, il film indie sbanca Oscar di quest'anno.

Madison è Ani, immigrata di origini russe, che si mantiene facendo la ballerina di lap dance di uno strip club di Manhattan, un lavoro che diventa occasionalmente di escort e che le serve per mantenersi in una casa modesta di periferia. Proprio nel night attira, sfrontata e lussuriosa un ragazzino, Ivan, che poi si scoprirà essere il figlio scavezzacollo e mani bucate di un oligarca russo.

I due tra acrobazie di sesso finiscono per innamorarsi e sposarsi a Las Vegas ma ovviamente è un matrimonio tutto da annullare rocambolescamente con quella che presto diventerà una semicomica caccia all'uomo, il vigliacco Ivan in fuga dalle sue responsabilità, mentre tra Ani e il sicario russo Igor (Yura Borisov) nasce un feeling.

Occhi grandi, viso dolce, Madison non è una figlia d'arte (i genitori sono due psicologi ebrei) ma ha già due film alle spalle per cui si è fatta notare. Innanzitutto da Quentin Tarantino che le ha dato una parte in C'era una volta Hollywood (era Susan Atkins, una giovane seguace nella comunità di Charles Manson) e poi Scream 5. In tv ha partecipato alla serie Better Things e alla miniserie Imposters.

Anora era il suo primo ruolo da protagonista, costruito su misura per lei da Sean Baker, una interpretazione realistica e fresca che aveva già impressionato ai Bafta e agli Independent Spirit.

Ecco tutti i premi della Notte degli Oscar 2025, la 97/a edizione conclusa al Dolby Theatre di Los Angeles.

Miglior Film : Anora prodotto da Alex Coco, Samantha Quan e dallo stesso regista Sean Baker

Migliore regia: Sean Baker per Anora

Migliore attrice protagonista: Mikey Madison per Anora

Migliore attore protagonista: Adrien Brody per The Brutalist

Migliore attrice non protagonista: Zoe Saldana per Emilia Perez

Migliore attore non protagonista: Kieran Culkin per A Real Pain Miglior film internazionale: I'm still here (Io sono ancora qui) di Walter Salles (Brasile)

Miglior documentario: No Other Land del collettivo israelo-palestinese di Basel Adra, Rachel Szor, Hamdan Ballal e Yuval Abraham

Miglior film d'animazione: Flow - Un mondo da salvare di Gints Zilbalodis, Matīss Kaža, Ron Dyens e Gregory Zalcman Migliore sceneggiatura originale: Sean Baker per Anora

Migliore sceneggiatura non originale: Peter Straughan per Conclave Migliore colonna sonora: Daniel Blumberg per The Brutalist

Migliore canzone originale: El Mal dal film Emilia Pérez. Musica di Clément Ducol e Camille; Testo di Clément Ducol, Camille e Jacques Audiard Migliore fotografia: Lol Crawley per The Brutalist Migliori costumi: Paul Tazewell per Wicked

Miglior corto d'animazione: In the Shadow of the Cypress di Shirin Sohani e Hossein Molayemi Miglior corto documentario: The Only Girl in the Orchestra di Molly O'Brien e Lisa Remington

Miglior corto live action: I'm Not a Robot di Victoria Warmerdam e Trent

Miglior trucco e acconciatura: Pierre-Olivier Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli per The Substance

Miglior montaggio: Sean Baker per Anora Miglior production design: Wicked con Nathan Crowley (Production Design) e Lee Sandales (Set Decoration)

Miglior sonoro: Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill per Dune: Part Two

Migliori effetti visivi: Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer per Dune: Part Two

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