Musica / Il Festival

Sanremo, la classe di Ornella Vanoni dona all’Ariston i suoi più grandi successi

Siparietto anche per la «signora della musica italiana», che ha richiesto ad Amadeus di ricevere in omaggio un bouquet di carciofi, al posto del mazzo di fiori sanremesi. Ha avvolto la platea con “Vai, Valentina”, "L'appuntamento", “Eternità”, “Una ragione di più”

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SANREMO. “Vai, Valentina” è stata la canzone con cui Ornella Vanoni si è esibita sul palco di Sanremo per la serata finale del 73esimo Festival della canzone italiana. Passano gli anni, ma Vanoni con il microfono sa portarci in un altro mondo, dove l’emozione può tutto, persino sorvolare su qualche sbavatura. Avere la possibilità di ascoltare e vedere chi ha fatto la storia della musica e dello spettacolo d’Italia, significa essere fortunati. 

Con l’intramontabile classe che la contraddistingue, ha donato all’Ariston e ai telespettatori a casa “L’appuntamento”, seguito dai successi “Eternità” e “Una ragione di più”. Applausi e calore dal teatro della musica.

Non sono mancate le risate e le battute, soprattutto quando abbiamo appreso la richiesta della cantante: ricevere dei carciofi, al posto del mazzo di fiori sanremesi. «Ma che mi frega dei fiori, i carciofi sono buoni, a Milano fanno schifo» ha detto lei. Preso tra le mani il bouquet, ha commentato: «Siete più tirchi sui carciofi!» ha risposto Vanoni, dopo averli contati (dieci).

Ad accompagnarla dietro le quinte è stato l’amico Morandi, la cui premura racchiude il rispetto e l’ammirazione per un’amica e un’artista che mai smetterà di emozionare.

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