Spettacoli / Musica

Rareforme e The Glamorous Souls insieme nel trascinante elettro rock di "Infinito vuoto"

Ecco il nuovo singolo accompagnato da un videoclip: musica che esplora i mille "perché?" dell’essere umano, soffermandosi sulla sensazione di essere sospesi e inglobati in uno che non ha confini

di Fabio De Santi

TRENTO. Unite quattro musicisti piuttosto noti della scena musicale di Trento, leggasi la vocalist Odille Berloffa, il cantante Franco Depedri e due chitarristi come Marco Carner e Aleandro Masella, alle forme sonore di un trascinante elettro rock e il risultato avrà le forme di un brano come “Infinito vuoto”.

Una canzone lanciata in questo ultimo scorcio che intreccia la dimensione musicale di due progetti diversi quello dei Rareforme, il duo formato da Odille Berloffa e Aleandro Masella, e dei The Glamorous Souls una sigla dietro la quale si celano Depedri e Carner.

L'idea iniziale - racconta all’Adige Franco Depedri -  era quella di pubblicare una versione remix del brano “Infinito vuoto” presente in “Senza effetti collaterali”, ultimo lavoro discografico del duo Rareforme edito nel 2018”.

Ma poi tutto evidentemente ha preso un’altra direzione: “La collaborazione, però, con The Glamorous Souls (prima come Tins, apprezzati per diversi singoli usciti in passato ), ha creato, fatto salvo il testo e la frase di chitarra, un nuovo brano dal carattere deciso e allo stesso tempo dalle forme più danzerecce”. 

La canzone “Infinito vuoto” infatti unisce proprio l'anima elettro-acustica di Rareforme a quella soul wave-danzante di The Glamorous Souls grazie anche alle due voci, maschili e femminili che attraversano il brano. Una canzone, dicono i quattro musicisti, che in chiave ermetica, parla di atmosfere “ariose” sul senso dell'esistenza. Dalle mille domande e i “perché?" che l’essere umano, soffermandosi, si pone davanti ad ogni cosa, alla sensazione di essere sospesi e inglobati in un infinito spazio che non ha confini, lasciando la sensazione di impotenza e timore”.

Da qui gli interrogativi: “Il tempo dei nostri orologi finirà, continuerà o si trasformerà? Esiste davvero la “relatività” che la scienza quantistica, grazie all’illustre Einstein, ci spiega che spazio e tempo non esistono? È quindi tutto relativo? Domande alle quali ancora non abbiamo trovato risposta e potremmo continuare quindi a farcele all’infinito”.

Ad accompagnare il lancio del brano un videoclip, ideato, diretto e prodotto interamente da Franco Depedri che rispecchia perfettamente il senso del testo. Le immagini creano un'ambientazione surreale che gioca tra colori e trasparenze, creando la sensazione dell'assenza di confini nel quale spazio si accende una danza fluttuante ed avvolgente.

 

 

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