Spettacoli / Teatro

Pier Paolo Pasolini, il profeta corsaro: da stasera a domenica in scena al "Sociale"

L'omaggio all'indimenticabile intellettuale apre la stagione di prosa del centro Santa Chiara di Trento. Gli attori reciteranno in dialogo con le musiche proposte dall’orchestra Haydn

di Fabio De Santi

TRENTO. Una rappresentazione teatrale che intreccia parole, musica e immagini: la recitazione di cinque attrici e attori dalle espressività differenti, l’interpretazione di una selezione di brani da parte di un’orchestra sinfonica e un percorso visivo a completare l’apparato scenico.

Le forme sono quelle di "PPP. Profeta Corsaro" lo spettacolo che inagura al Teatro Sociale la Stagione teatrale del Centro S. Chiara questa sera, giovedì, e domani alle 20.30, sabato alle 18 e domenica alle 16.

Si tratta di un omaggio ad un intellettuale unico come Pier Paolo Pasolini nel centesimo anniversario della sua nascita che ha le sue basi in una coproduzione tra Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e Centro S. Chiara. "PPP. Profeta Corsaro" è uno spettacolo firmato da Leo Muscato e Laura Perini, con la supervisione musicale di Giorgio Battistelli (Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2022) che ha la dimensione di un affresco polifonico per voci e orchestra.

Uno spettacolo che vuole mettere in relazione creativa due importanti istituzioni, divenendo il punto focale di due sguardi differenti sul concetto di spettacolo e di opera e su come pensare il rapporto con il proprio pubblico: il teatro di prosa da una parte, la musica sinfonica dall’altra.

Scritti Corsari e Lettere Luterane, ma anche la poesia del grande intellettuale, sono il tessuto drammaturgico cui danno vita le voci di Marco Brinzi, Alex Cendron, Milutin Dapcevic, Gianluca Pantosti e Maria Pilar Perez Aspa che reciteranno compenetrandosi con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Diretta da Marco Angius, l’orchestra passerà dall’interpretazione di Johann Sebastian Bach a Samuel Barber, da Charles Ives ad Arvo Pärt. Come spiega Giorgio Battistelli, direttore artistico dell’Orchestra Haydn: "Il filo conduttore che lega compositori così distanti nel tempo è il senso di intensità espressiva che si aggancia perfettamente ai contenuti di Pasolini. È stato un perfetto rapporto di sviluppo drammaturgico con Leo Muscato.

Le scelte delle musiche sono funzionali sia alla presenza degli attori, sia al rapporto complesso e allo stesso tempo semplice che Pasolini aveva con la musica.

Un poeta esigente e rigoroso con il proprio linguaggio ed estremamente attento alla comunicazione, un poeta che quando utilizzava una musica si rivolgeva al passato, si rivolgeva a Johann Sebastian Bach". Una messa in scena che esplora possibilità di linguaggi nuovi, ricerca l’interazione tra la presenza in scena degli attori e di un’orchestra sinfonica e fa dialogare l’azione con l’immagine.

Il visual design è curato da Luca Attilii, i costumi da Margherita Baldoni e il disegno luci di Alessandro Verazzi. Lo sottolineano i due autori Perini e Moscato: "Scritti Corsari e Lettere Luterane offrono la possibilità di riflettere sul tempo che stiamo vivendo.

Pasolini li scrisse cinquant’anni fa e ancora oggi la sua analisi brilla per lucidità e lungimiranza e rappresenta un valido strumento di lettura di una crisi dell’uomo nel suo rapporto col mondo. Un viaggio emotivo all’interno di un pensiero alto che non perde mai la tensione poetica". In concomitanza con l'apertura della stagione tornano gli approfondimenti con i protagonisti degli spettacoli. Per il primo incontro in calendario, previsto in sala Chiusole (Palazzo Festi, Teatro Sociale) domani alle 17.30, Emanuela Rossini dialogherà con il cast dello spettacolo dedicato a Pasolini.

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