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Il nuovo programma di Mario Cagol, alla radio oggi pomeriggio: non c’è Nonna Nunzia, ma l’adattamento di un romanzo di Posani

“Smettila Max! Il segreto di una inconfessabile dipendenza” in onda sulla programmazione regionale della Rai, in collaborazione con Sergio Pezzola, direttore della sede di via Perini

TRENTO. E’ “Smettila Max. Il segreto di una inconfessabile dipendenza” il titolo del nuovo programma radiofonico di Mario Cagol per la regia di Stefano Uccia e di cui martedì 19 luglio, dalle 13.40 alle 14, va in onda la terza puntata per poi rimanere in palinsesto nei mesi di luglio-agosto e settembre su Radio1 a diffusione regionale.

Si tratta di un adattamento radiofonico del romanzo “Il mistico confuso. Diario di una dipendenza inconfessabile” dello scrittore milanese Marco Posani.

Cagol si è tuffato con entusiasmo in questa sua nuova esperienza radiofonica con la Rai di Trento con la quale collabora da quasi vent’anni; “Quello di Marco Posani è un libro - racconta Cagol all’Adige - con una comicità intelligente, non scontata che fa trasparire in ogni battuta la grande esperienza nel settore dell’ autore. Un libro che ci mette di fronte alle domande che bene o male, in qualche momento della nostra vita, ci siamo posti...oppure ci porremo...più avanti. E’ un libro che scherzando, ma neanche troppo, avverte che prima o poi a tutti tocca confrontarsi con la spiritualità”.

“Il mistico confuso. Diario di una dipendenza inconfessabile” è diventato “Smettila Max! Il segreto di una inconfessabile dipendenza” perché evidenzia Cagol: “Si è voluto dare un titolo diverso all’adattamento radiofonico per dare un connotato differente rispetto al libro. Una versione suddivisa in puntate che permetta all’ascoltatore di “entrare subito nella storia”, e il titolo aiuta molto questa condizione più frettolosa e distratta se vuoi che si ha nell’ascolto della radio rispetto alla calma e alla concentrazione della lettura”.

Sul rapporto con Marco Posani, nel programma pensato insieme a Sergio Pezzola direttore della Sede Rai di Trento, per studiare questo adattamento radiofonico Cagol evidenzia come: “Con Marco Posani ci siamo subito trovati. Ho percepito immediatamente la sua grande apertura al confronto, nonostante la sua grande esperienza, ha sempre apprezzato le proposte e le ha valutate seriamente. Mi ha permesso di collaborare ascoltando il mio punto di vista e, dove serviva, utilizzarlo nell’adattamento. Ci siamo confrontati più volte attraverso lunghe telefonate e mail, cercando di ottenere il corretto equilibrio fra narrazione, comicità e giusta curiosità fra una puntata e l’altra”.

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