Occupazione / Il caso

Non si trova personale: Gardaland costretta a ridurre gli orari, attrazioni spente alle 19 invece che alle 23

L’analisi: si lavora al caldo, in divisa, di sera e soprattutto il sabato e la domenica, tanti assunti lasciano appena possono, ma la società riparte con la ricerca di forza lavoro

GARDA. Problemi di personale anche al noto parco di divertimenti Gardaland. La direzione ha deciso di chiudere la sera addirittura 4 ore prima, se non tutto il parco almeno una buona parte delle attrazioni; in pratica alle 19 anziché alle 23, con sorpresa e proteste web degli utenti, soprattutto di quelli abbonati. Insomma, anche Gardaland non troverebbe stagionali stando agli articoli usciti in questi giorni sul quotidiano veronese l'Arena, tanto che l'azienda non riuscirebbe a garantire i turni pieni.

«La questione è da scomporre - ha detto a L'Arena Barbara Marchini, segretaria provinciale del sindacato Uiltucs Uil - da quest'anno mancano le figure da dedicare alla ristorazione per cui sono rimasti chiusi due ristoranti interni al parco, malgrado dal 2020 le assunzioni vengano effettuate direttamente e non mediante agenzie interinali».

Quanto al personale alle attrazioni ha detto Marchini all'Arena: «Per tenere aperta ogni giostra, serve un team di lavoratori che per ragioni di sicurezza e di carico di responsabilità può operare solo per un numero limitato di ore: ogni quattro si cambia squadra e tutti sono assunti part time con contratto collettivo nazionale. A fine mese, considerato che si è in servizio nei giorni feriali, ma soprattutto nei festivi e nei mesi di vacanza, giorno o sera, la busta paga non è granché: si lavora al caldo e in divisa».

Intanto, in una nota stampa, Gardaland ha annunciato di voler proseguire a cercare nuovo personale. Comunque , in queste condizioni, «anche chi è stato formato e assunto - scrive l'Arena - se trova di meglio, lascia e il tour over è continuo».

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