C'è solo Vasco: a Trento, in maggio, «vietati» altri concerti e manifestazioni pubbliche
Dal 13 al 24 scatta il «silenzio Vasco»: sospese le autorizzazioni di concessione del suolo pubblico che necessitano del supporto dei servizi comunali per non «dare fastidio» al mega-evento di Mattarello spinto da Fugatti
ITALIA NOSTRA Spreco di 27 ettari di terreno agricolo
SICUREZZA Deflusso sui binari? Le Ferrovie dicono no
IL CONTRATTO Vasco Rossi a Trento, i dettagli dell'accordo
PROBLEMI Tutto quello che dovete sapere sull'evento
DEFLUSSO 120 mila persone tutte insieme
TRENTO. Una doccia fredda sugli organizzatori di eventi nella città di Trento: dal 13 al 24 maggio scatta il «silenzio Vasco»: due settimane di stop ad ogni iniziativa che necessita del supporto dei servizi comunali che non sia il mega-evento spinto dalla giunta Fugatti.
La scoperta dopo che molti locali pubblici avevano già programmato la ripresa della programmazione musicale: concerti fuori dai locali, che dovevano ripartire dopo il lungo periodo di stop dovuto alla pandemia.
Avevano salutato con sollievo la fine delle restrizioni pandemiche, e si stavano preparando a ripartire. Ma in maggio, a Trento, esiste solo Vasco Rossi.
In pratica, dal 13 al 24 maggio (data prevista per il concertone), sono sospese tutte le autorizzazioni di concessione di suolo pubblico e dei servizi aggiuntivi concessi solitamente dall’Amministrazione comunale a supporto organizzativo. Quindi niente musica ed eventi, a meno che il locale non abbia una propria area privata dove farli. Cosa che per molti esercenti del centro storico è impossibile.
Colpiti in questo modo anche i professionisti dello spettacolo: band e solisti già pronti a tornare dal vivo, ma che dovranno lasciare spazio al Vasco. Ed ai milioni spesi per organizzare lo show a Mattarello.