Musica / L’evento

La chitarra di Cesareo on stage a Trento con i Wit Matrix nel segno dei Pink Floyd

L'artista milanese ci racconta la sua collaborazione con la tribute band e anche il possibile futuro di Elio e Le Storie Tese

di Fabio De Santi

TRENTO. Ci sarà la chitarra di Davide Luca Civaschi, meglio conosciuto con il nome d'arte di Cesareo, ad impreziosire il concerto dei Wit Matrix dedicato ai Pink Floyd di sabato 15 gennaio, all'Auditorium S. Chiara (Inizio ore 21, biglietti ancora disponibili). Cesareo, chitarrista degli Elio e Le Storie Tese, sarà fra i protagonisti di uno show che si annuncia come una vera e propria immersione nell'universo dei Pink Floyd attraverso una carrellata dei loro grandi classici. In questa intervista il musicista milanese, classe 1962, ci racconta la sua passione per la storica band inglese, in particolare per la chitarra di Gilmour e i suoi progetti futuri.

Cesareo, com'è nata la collaborazione con i Wit Matrix?

“Direi in maniera molto semplice: loro avevano già avuto esperienze con colleghi come Dodi Battaglia o Ricky Portera e hanno provato a chiedermi se fossi interessato a suonare i Pink Floyd con loro. Ho accettato con entusiasmo e curiosità e ho fatto bene perchè loro sono una band strepitosa che fa rivivere l'atmosfera dei Pink Floyd appieno. Questo show va al di là di quello fatto da una cover band è diverso dall'andare a sentire le canzoni dei Pink Floyd in un locale, qui sei in un teatro e ti puoi godere uno spettacolo completo come fosse l'originale grazie alla musica e anche alle scenografie sul palco”.

Cosa rappresentano nel suo immaginario di musicista i Pink Floyd?

"Sono una band che ha sperimentato molto. Se ascolti i primi dischi non penseresti mai che avrebbero scritto dei pezzi indelebili come negli ultimi album. “Shine On You Crazy Diamond” è un pezzo che si distacca molto dai primi pezzi rock quasi pop-psichedelici. I Pink Floyd hanno fatto della musica un esempio, ci sono delle grandi suite dove non si canta nemmeno una parola ma le musiche sono così affascinanti che le stai ad ascoltare come rapito. C’è un cantante che fa cantare una chitarra ed è David Gilmour che a me è sempre piaciuto tantissimo. Quindi è stato facile accettare la sfida con i Wit Matrix”.

Appunto David Gilmour: quanto è difficile entrare nel suo mondo di chitarrista?

“E’ una messa alla prova di puro stile perchè lui è quello: è uno stile, un modo di suonare, qualcosa di unico. La gente si aspetta di sentire quello che fa lui nei dischi, quindi devi essere fedele all’originale. Sono talmente iconici i suoi assoli che il pubblico li sa a memoria e non puoi proporre un tuo arrangiamento. La sfida è proprio lì, nel cercare di proporli il più fedelmente possibile e per farlo devi calarti nelle sue mani e cercare di farlo al meglio”.

Quali sono i brani che la emozionano di più in questo live?

“Comfortably Numb” perchè è una suite con un assolo lunghissimo e le parti che suoni sono tutte tutte belle e ” Shine On You Crazy Diamond”: un pezzo che abbiamo anche usato come intro di un intero tour di Elio e Le Storie Tese".

Qualche novità sul fronte della sua "vecchia" band?

“Ci potrebbe essere una reunion ma è inutile ora fare previsioni. La pandemia non ha rallentato nessun nostro progetto perchè avevamo deciso di prenderci una pausa poco prima che scoppiasse. Nessuno di noi ha chiuso la porta al tornare insieme che significherebbe ritrovarsi per un concerto o un tour al momento sarebbe difficile da organizzare ma il gruppo porta comunque avanti altri progetti insieme”.

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