Spettacoli / Il festival

Ecco "CinemaZero": a Trento pellicole "artigianali" da tutto il pianeta per uno sguardo fuori dal main stream industriale

Serie di appuntamenti dal 18 al 21 novembre al teatro Sanbàpolis di Trento (ingresso gratuito), per la rassegna promossa dal collettivo il Funambolo e dedicata al cinema più libero, autonomo e indipendente

di Fabio De Santi

TRENTO. Torna, con la sua quattordicesima edizione, il Festival CinemaZero che propone un fitto cartellone di proiezioni dal 18 al 21 novembre al teatro Sanbàpolis con ingresso gratuito.

Un appuntamento, organizzato dal collettivo il Funambolo, dedicato al cinema “minore”, ovvero più libero, autonomo e indipendente rispetto al cinema che solitamente arriva nelle sale e che guarda al cinema artigianale in opposizione al cinema industriale oggi sempre più imperante.

Ospite d'onore di questa edizione, e protagonista di una densa retrospettiva è Hubert Sauper, documentarista austriaco di fama mondiale, i cui film hanno spesso suscitato controversie, di cui verranno proposti "Epicentro", "We Come As Friends" , "Darwin's Nightmare e "On the Road With Emil a cui seguirà un incontro in diretta streaming con l’autore.

Quattro giornate di proiezioni anche nel segno del singolarissimo film di found footage di Eléanore Weber, del femminismo anarco-punk di Lizzie Borden, del piccolo gioiello iper-indipendente degli anni '50 di Margot Benacerraf, del canto d'amore prodotto dal genio di Jean Genet.

Il Festival CinemaZero è anche e soprattutto il concorso internazionale che ogni anno scova dei veri e propri gioielli della produzione iper-indipendente di tutto il mondo, che è difficile reperire altrove o sulle piattaforme streaming. Più di 3500 le opere pervenute letteralmente da ogni angolo del pianeta fra le quali sono stati scelti i sedici cortometraggi entro i 20’ di durata, tutti realizzati da singoli autori o da piccoli gruppi, in maniera artigianale, con una produzione ridotta all’essenziale.

Fra le pellicole fuori concorso sabato pomeriggio viene proiettato “Araya” di Margot Benacerraf, un piccolo film documentario degli anni ’50, girato da una mini-troupe di due persone e diretto da una regista donna.

Anche in questa edizione al concorso principale si affianca il concorso SguardoZero: un progetto parallelo del Fcz e di il Funambolo finalizzato alla produzione di corti realizzati secondo un'idea di “cinema zero” da under 30 del territorio trentino affiancati da professionisti del settore dall'ideazione alla scrittura fino alla realizzazione di un corto. Il programma completo su www.festivalcinemazero.it.

comments powered by Disqus