Musica / Rock

Sebastiano Cavagna, da Ala a X Factor, alla batteria dei Karakaz

Questa sera seconda esibizione del suo gruppo, ma lui no nsi monta la testa: «Comunque vada, sono già contentissimo di essere qui»

di Denise Rocca

ALA. Questa sera (giovedì 4 novembre) il giovane Sebastiano Cavagna, classe 1998 di Pilcante di Ala, si gioca le sue carte sul palcoscenico della quindicesima edizione di X Factor. Cavagna è infatti il batterista dei Karakaz, gruppo scelto dal giudice del popolare talent di Sky Hell Raton dopo che nelle audizioni hanno sfoggiato una prestazione eccellente con il singolo "Useless".

Quello di stasera è il secondo live per Sebastiano Cavagna e i suoi compagni e il gioco si fa serio: ci sarà infatti la prima eliminazione e per uno dei 12 concorrenti in gara l'avventura televisiva arriverà al capolinea.Sebastiano le bacchette le ha prese in mano per la prima volta a quattro anni, nella sua casa di Pilcante, grazie ad un regalo sotto l'albero di Natale.

«Mi hanno preso una batteria per farmi smettere di rovinare mobili e posate di mia nonna che io trasformavo in piatti e rullanti» racconta. La scuola musicale quattro vicariati lo ha accolto in quei primi anni di formazione, dando il là al suo percorso musicale. A suonare il violino, però: «La batteria è il mio primo grande amore - spiega Sebastiano - ma il violino e quegli studi mi sono servito molto, mi ha aiutato tantissimo ad ampliare le mie capacità».

Dopo il liceo linguistico Sebastiano ha iniziato a lavorare in fabbrica fino a quando ha deciso di trasferirsi a Milano per provare a fare della sua grande passione per la musica anche il suo lavoro. Non parliamo di sogni, però, perché Sebastiano Cavagna è uno coi piedi per terra che preferisce contare sulla solidità di risultati che porta il lavorare duro per raggiungere un obiettivo piuttosto che sperare nella buona sorte.

«Non mi piace molto usare la parola sogno - racconta - perché non è fortuna essere qui, sono tanti anni che suono quotidianamente e cerco di migliorarmi. Dopo quindici anni che mi dedico tutti i giorni allo studio della batteria e a perfezionarmi avevo il desiderio di un progetto grande - racconta Sebastiano, fra una prova e l'altra per la diretta di oggi - volevo arrivare ad un pubblico vasto anche per vedere un po' ripagato questo mio lavoro, iniziare a cogliere anche dei frutti. Questo è un progetto che mi dà la possibilità di esprimermi al meglio con il mio strumento e di questo sono davvero molto grato».

I Karakaz sono un progetto musicale che nasce da un'idea del frontman, Michele, che ha riunito attorno a sé gli altri musicisti e con loro, ultimo arrivato, proprio Sebastiano. «Quando ho ricevuto a telefonata quest'estate credevo fosse uno scherzo - ricorda il giovane alense - poi invece si è concretizzato tutto. Temevo di non riuscire ad inserirmi, bisogna avere un buon feeling per suonare bene assieme, invece ci siamo trovati, oggi siamo ottimi amici e voglio ringraziare Michele, Luigi e Massimo per la possibilità che mi hanno offerto di far parte di questo progetto. E poi Jacopo Volpi, visto che sto ringraziando, per tutto l'aiuto che mi sta dando in questi giorni».

Non parliamo di sogni, allora, ma di aspettative possiamo parlarne? «Comunque vada, sono già contentissimo di essere qui».

Per ora il percorso della band è stato trionfale, dopo il singolo delle audizioni Hell Raton ha lodato la loro interpretazione di "Out of Control" dei The Chemical Brothers che gli è valsa la partecipazione al live di stasera. Il sogno, anche se Sebastiano Cavagna non ama tanto la parola, continua.

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