Musica / Il ritorno

Stasera Max Pezzali a Torbole: a tutto «883», che revival pazzesco

Il concerto è già sold-out, circa mille posti disponibili già prenotati in poche ore, il «Max 90 live» va a ruba

di Fabio Desanti

TORBOLE. Ci sarà il tutto esaurito ad accogliere questa sera, giovedì 29 luglio alle 21, Max Pezzali a Torbole. Sono infatti stati bruciati in pochi giorni i biglietti a disposizione del pubblico nello spazio del Parco Colonia Pavese in riva al Garda.

Un dato che conferma l'attesa per il ritorno in Trentino di Max Pezzali che in questa occasione proporrà lo show del suo nuovo tour "Max 90 Live" dedicato interamente al repertorio degli 883.

Un viaggio nel mondo sonoro creato da Pezzali insieme a Mauro Repetto prima di restare da solo sempre con la sigla di 883 e poi di intraprendere un, altrettanto fortunato, percorso da solista. Nella scaletta di questo concerto l'artista lombardo metterà in fila tutti o quasi gli hit single che hanno conquistato le airplay radiofoniche negli anni '90 molti dei quali diventati dei veri e propri must generazionali diventati dei veri e propri evergreen del pop italiano.

Emozioni e storie che il cantante ha scelto di far rivivere in questo tour estivo anche attraverso l'impianto scenico che farà da sfondo alle canzoni che hanno segnato un'epoca raccontata dallo stesso Pezzali nel libro "Max90. La mia storia. I miti e le emozioni di un decennio fighissimo". Tutti pronti dunque ad ascoltare brani come "Gli anni" "Hanno ucciso l'uomo ragno", "Come mai" passando per "La regola dell'amico", "Sei un mito" e "La regina delle celebrità" fino alle note di "La dura legge del gol", "Una canzone d'amore" e "Io ci sarò" giusto per citare alcuni dei pezzi che attraverseranno la setlist del concerto di Torbole.

L'obiettivo è quello di riavvolgere il nastro dei ricordi e delle note partendo da quel lontano 1992 quando un duo di ragazzi lombardi formato da tali Max Pezzali e Giulio Repetto dava alle stampe sotto la sigla di 883 il suo primo album “Hanno ucciso l'Uomo Ragno”.

Era l'inizio, grazie anche alla longa manus di mr. Claudio Cecchetto, di una delle più belle avventure del pop italiano di sempre trasformata in una serie di dischi come “La donna il sogno & il grande incubo”, “La dura legge del gol!” e “Grazie mille” capaci di vendere milioni di copie.

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