Morto Chick Corea, un gigante del jazz con i suoi "Return to Forever"

NEW YORK - Addio a Chick Corea. La leggenda del jazz è morto all’età di 79 anni a causa di una rara forma di cancro che era stata solo di recente scoperta. «Era un marito, un padre e un nonno amato, ed era un mentore e un amico per molti», si legge nella nota che annuncia la sua morte.

 

«Tramite il suo lavoro e i decenni trascorsi in tour per il mondo, ha toccato e ispirato la vita di milioni di persone», prosegue la nota, che contiene anche un messaggio dello stesso Corea per i suoi fan e per i suoi amici musicisti.

«Voglio ringraziare tutti coloro che durante il mio viaggio mi hanno aiutato. Mi auguro che coloro che hanno sentore di poter scrivere, suonare e fare performance lo facciano. Se non lo fate per voi stessi almeno fatelo per noi. Il mondo non solo ha bisogno di più artisti, è anche molto divertente» esserlo, ha lasciato detto ai suoi appassionati.

Dagli amici musicisti si è invece congedato dicendo: «è stata una benedizione e un onore imparare e suonare con tutti voi. La mia missione è sempre stata quella di portare la gioia del creare ovunque ho potuto, e averlo potuto fare con tutti gli artisti che ammiro è stata la ricchezza della mia vita».

Corea è stata una delle figure centrali nello sviluppo del jazz nel dopoguerra. Le sue composizioni «Spain», «500 Miles High» e «La Fiesta» sono dei classici del jazz. Ha suonato nella band di Miles Davis alla fine degli anni 1960, collaborando in alcuni dei suoi album più famosi, fra i quali «Black Beauty: Live at the Fillmore West» e «Miles Davis at Fillimore: Live at the Fillmore East».

Negli anni ‘70 Corea fondò Return to Forever, uno dei maggiori gruppi del movimento jazz-fusion. Con Herbie Hancock e Keith Jarrett, Corea è considerato uno dei più importanti pianisti jazz del dopo 1960. Molto prolifico ha continuato a comporre e suonare anche dopo lo scioglimento dei Return to Forever.
Nominato 67 volte ai Grammy ha vinto il prestigioso riconoscimento in ben 23 occasioni, la prima nel 1976 con «No Mistery» insieme ai Return to Forever. Durante la sua carriera ha pubblicato più di 80 album. «È una enorme perdita, nessuno era più aperto», lo ricorda John Mayer, che ha lavorato con Corea.

In un’intervista del 2018 a Jazz Night in America Corea disse: «Abbiamo il compito di essere un antidoto alla guerra e a tutti i lati oscuri di quello che accade sulla Terra. Siamo coloro che devono ricordare alla gente della loro creatività».

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