La biblioteca evolve in Casa della cultura Nuovi spazi a Mezzocorona

di Nicola Baldo

Non solamente un progetto esecutivo ed un finanziamento già pronto ma anche un messaggio di fiducia per il futuro. Perché Mezzocorona per il domani, quando il Covid-19 non farà più la paura di oggi, ha deciso di ripartire dalla cultura.
Da quella cultura messa oggi all'angolo, stretta da mesi da divieti e limitazioni, ma che un domani a Mezzocorona avrà un'abitazione tutta sua.
La "Casa della cultura" sarà la naturale evoluzione del palazzo che oggi ospita la biblioteca: adesso che l'ufficio tecnico comunale si è trasferito a Palazzo Vogtenhof il piano terra della struttura vedrà l'ampliamento della biblioteca con la nascita di nuovi spazi e servizi per tutte le età.
«La speranza sarebbe quella di riuscire ad aprire già nella primavera del prossimo anno, ma dipenderà dai tempi tecnici dei cantieri per la realizzazione degli lavori in programma nei prossimi mesi – spiega Cristina Stefani, vicesindaca ed assessore alla cultura – c'è già il progetto esecutivo ed il finanziamento per questi interventi.

Al piano terra saranno posizionati le aree per l'infanzia ed i giovani oltre all'emeroteca, insieme ad un piccolo spazio ristoro. Così da permettere un accesso facile e diretto ai più piccoli ed agli anziani, per una "Casa" che per noi significa tanto perché pensiamo che la biblioteca possa essere il motore di tante iniziative. Come ha dimostrato in questi anni ed anche in questi mesi di lockdown e limitazioni».
Bravissimo, infatti, è stato lo staff della biblioteca intercomunale che unisce Mezzocorona e Roverè della Luna ad inventarsi iniziative nuove via web. Coinvolgendo giovani e meno giovani anche a distanza. «Sempre più la biblioteca è destinata a cambiare il proprio ruolo – aggiunge la bibliotecaria Margherita Faes – passando da spazio solo culturale a spazio sociale. Aperto il più possibile e capace di unire e coinvolgere generazioni diverse.
Nei mesi scorsi abbiamo dovuto cercare di trovare delle soluzioni per ovviare a tutte quelle attività che non potevano andare in scena, l'utilizzo del web e dei social network è stato fondamentale per riuscire comunque a raggiungere il maggior numero di persone».

Ora anche in queste settimane si sta cercando di trovare una soluzione, giocoforza virtuale, all'impossibilità di trovarsi fisicamente per svolgere gli appuntamenti per i più piccoli e per i grandi, in una situazione che ha visto la biblioteca adeguarsi a tutte le normative e le indicazioni, tornando di fatto all'orario pre Covid-19 per non far mancare non solamente un servizio ma anche un centro di ritrovo e di idee importante per tutta la comunità. Detto del nuovo piano terra, spostare l'intera area bimbi giù di un piano permetterà di creare al primo piano un'aula studio per ragazzi ed adolescenti.
Mentre all'ultimo piano, insieme ad un'altra area studio, una buona parte dello spazio sarà dedicata ad una sala ottima per incontri, serate ed appuntamenti formativi. Quattro piani di, circa, 200 metri quadrati l'uno se si conta anche il seminterrato utilizzato per alcuni laboratori estivi e mostre temporanee, destinati a diventare il cuore delle attività culturali future della borgata rotaliana.
E snodo di tanti progetti, visto che si porteranno sempre avanti – come da una quindicina di anni a questa parte – le collaborazioni con le scuole e tutte le attività organizzate per le diverse età. Perché dalle letture dei quotidiani del mattino alle ricerche scolastiche fino al romanzo che tenga compagnia a mamma e papà prima di coricarsi, questa nuova "Casa della cultura" possa essere la risposta alle esigenze di tutte le diverse fasce d'età.

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